Scuola, GPS: il caos regna sovrano

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Chaos of letters and numbers on blackboard

Scuola, GPS: il caos regna sovrano

Il caos regna sovrano nella scuola. Una situazione già non facile nella scuola in seguito a tutti i problemi innescati dal Coronavirus, si complica ulteriormente  a causa dell’iter ingarbugliato delle Graduatorie Provinciali Scuola (GPS). Fin dall’inizio, la gestione delle Gps da parte del governo attuale ha lasciato scontenti tutti. Docenti e rappresentanze sindacali. Ieri ed oggi, gli Uffici Scolastici Provinciali continuano a pubblicare i punteggi degli aspiranti docenti inseriti nelle graduatorie GPS. Purtroppo anche in queste ore, si continuano a registrare errori di calcolo incomprensibili. Titoli valutati male o addirittura non valutati affatto, classi di concorso non attribuite, depennammenti illegittimi e ancora anni di servizio computati per classi di concorso differenti da quelle per cui si chiedeva l’inserimento. Un caos incredibile che si poteva evitare e che invece aggrava ulteriormente la situazione dei precari nella scuola. Una gestione affidata a persone incompetenti che ha innescato, come oramai accade negli ultimi anni in Italia, l’ennesimo inizio di contenziosi a catena. Infatt, da ieri è iniziata la corsa ad impugnare i provvedimenti di pubblicazione. Si registra tanata rabbia e confusione che i sindacati, in maniera congiunta, hanno chiesto al ministro di non attingere alle GPS per il conferimento degli incarichi, ma di far riferimento ancora alle graduatorie del triennio precedente per evitare ulteriori ritardi nell’assegnazione delle cattedre. Un disastro annunciato, considerando la superficialità  con cui il ministro ha approcciato la questione delle Graduatorie Provinciali e di Istituto, passando dal volerle rinviare, a gestirle in tempi strettissimi e con modalità discutibili. Resta l’amarezza per la confusione che regna in queste ore e che non aiuta a distendere i toni del confronto sull’avvio di un anno scolastico che non si presenta nel migliore dei modi. Una gestione del MIUR così approssimativa non si era mai registrata prima.