Primavera Irpinia dice NO al referendum

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Primavera Irpinia dice NO al referendum
Sabato scorso 12 settembre, presso l’hotel de la Ville di Avellino, l’associazione politico culturale Primavera Irpinia, fondata da Sabino Morano e coordinata da Massimo Bimonte, ha tenuto un convegno pubblico, nel rispetto delle restrizioni anti covid, per spiegare le motivazioni per votare NO al prossimo referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari del 20 e 21 settembre. All’incontro hanno partecipato tra gli altri: Sabino Morano, Massimo Bimonte, Paolo Ferraro e Fabiola Martignetti rispettivamente presidente, coordinatore, segretario Avellino e coordinatore giovani di Primavera Irpinia; il fondatore di Alleanza di Centro Francesco Pionati, l’esponente della destra provinciale Ettore de Conciliis, il candidato al consiglio regionale Francesco Iuliano, il vice sindaco di S. Angelo a Scala Paolo Ciriello, l’ex attivista del movimento 5 stelle Maria Michela Buonaspina, l’ex segretario giovani Lega Giuseppe D’Alessio e l’ex consigliere comunale di Avellino Lazzaro Iandolo. Come quattro anni fa al precedente referendum, è Primavera Irpinia l’anima del NO nella nostra provincia grazie a tutti i militanti presenti sul territorio ed al lavoro costante dei suoi dirigenti. Gli interventi di spessore che si sono succeduti hanno evidenziato in maniera chiara e netta le ragioni per votare NO alla riduzione dei parlamentari: meno deputati e senatori non vuol dire più efficienza e più rappresentatività del parlamento, ridurre i parlamentari senza rivedere le funzioni (ad esempio il numero ed il ruolo delle commissioni) porterà una serie di difficoltà e di paralisi del parlamento, si creeranno collegi più grandi con un rapporto eletti/elettori più debole con meno rappresentanza dei territori, i delegati regionali per eleggere il capo dello stato avranno un ruolo determinante, infine, ma non ultimo, meno parlamentari non vuol dire più qualità degli stessi.