Avellino – Fiordellisi (Cgil) sulla riapertura scuole

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Avellino – Riapertura scuole, Fiordellisi (Cgil): «Poco impegno da parte di alcune istituzioni. La ripartenza è fondamentale, ma ci sono ancora troppe incertezze»

«Dopo l’odierno vertice con il prefetto e i rappresentanti istituzionali (Comune, Provincia, Asl, Air e Ufficio scolastico provinciale), restiamo perplessi rispetto alle misure messe in campo per consentire la riapertura in sicurezza delle scuola in Irpinia, ma daremo nostro contributo come sempre.», così Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino.

«Gli sforzi messi in campo dai vari livelli istituzionali non sono bastati. In particolare, è mancata una certa sensibilità da parte dell’Asl di Avellino che riporta ancora mancanza di personale da utilizzare per l’emergenza sanitaria ancora in corso».

«Non sappiamo perché l’Asl non abbia fatto le assunzioni che dovevano essere fatte: lo avevamo detto in piena emergenza covid, ma siamo rimasti inascoltati. E adesso manca personale medico e da impegnare nella prevenzione e nella sicurezza sui luoghi di lavoro».

«Chiediamo, dunque, in qualche modo di supportare coloro che saranno designati all’interno delle scuole quali referenti anti-covid: questi soggetti devono essere formati sotto il coordinamento dell’Asl che dovrà gestire pure i collegamenti con i medici di base e creare, quindi, una struttura territoriale importante È evidente, però, il ritardo accumulato sotto questi aspetti e che difficilmente potrà essere colmato».

«Inoltre, per la sicurezza dei nostri giovani bene l’impegno del prefetto di impegnare la polizia municipale, tramite i sindaci, per controllare cosa succede alle fermate dei mezzi pubblici dove facilmente si potranno creare assembramenti, o davanti ai plessi scolastici».

«Infine, raccogliendo la disponibilità a collaborare su tutti i punti con le istituzioni, abbiamo chiesto di verificare se con il governo centrale e con quello regionale, nel comitato regionale la possibilità di inserire l’obbligo di fare test ai docenti, al personale Ata, ma anche agli alunni con cadenza regolare e se del caso a campione».

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