Ariano verso il ballottaggio: testa o croce di Nicola Prebenna

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Mancano pochi giorni al ballottaggio nella città di Ariano. I cittadini del Tricolle torneranno alle urne per eleggere il nuovo sindaco della città. Dopo la prova esemplare manifestata in occasione del precedente turno elettorale, la cittadinanza è chiamata ad una nuova prova di responsabilità. I candidati sindaci che si sfideranno per il ballottaggio sono Enrico Franza e Marco La Carità. Entrambi hanno dichiarato di non voler ricorrere ad apparentamenti di sorta. Potrebbero avere un certo peso le indicazioni di massima, quando fornite, dagli altri due candidati sindaci che sono rimasti fuori dal ballottaggio, Luparella e La Vita. Un fatto è certo: con la scorsa tornata è stato superato il complesso dell’anitra zoppa. Chiunque dei due contendenti risulterà eletto sindaco godrà di una maggioranza solida, e ciò è di buon auspicio. Già questo è un risultato positivo, che dovrebbe per il futuro scongiurare il ricorso al commissario prefettizio, visto da molti come un ostacolo alla realizzazione delle opere utili alla cittadinanza. Ciò non è sempre vero: dipende dallo spirito di servizio con il quale il commissario interpreta la propria funzione. Tornando al futuro prossimo, i candidati sindaco hanno propagandato le loro idee, i propri progetti, le indicazioni metodologiche, che i cittadini hanno avuto modo di vagliare e di prendere in considerazione. Anche se spesso le indicazioni sono generiche. Comunque la pratica amministrativa richiede notevole flessibilità nel far fronte alle contingenze che si manifestano da un momento all’altro. Quel che riteniamo doveroso proporre al futuro sindaco della città, chiunque esso sia, lo esplicitiamo di seguito, sia pure in termini sintetici. E’ bene che maturi e diventi consapevolezza condivisa la necessità di ipotizzare la città metropolitana dell’Irpinia d’Oriente. Oltre a ipotizzarla occorre impegnarsi perché diventi realtà. Tale prospettiva merita di essere implementata, ma non è questa la sede idonea per approfondire la proposta. Portare a termine le opere incompiute o in corso d’opera, prima di tutte la costruzione del polo alberghiero, ex-Giorgione. Riorganizzare e rendere efficienti gli uffici pubblici dovrebbe costituire altra priorità, inderogabile.  Non poche le lamentele che sia i cittadini che parte del personale esprimono su diversi aspetti dell’organizzazione degli uffici. Non basta la buona volontà del dipendente per offrire un servizio dignitoso. Urge anche una ricognizione dei beni del demanio comunale. Obiettivo non secondario procedere ad un’equa tassazione per quanto riguarda le imposte comunali. Altro suggerimento che ritengo utile proporre al futuro sindaco è il seguente.  Per alcune attività non si proceda con la logica dello spezzatino, ma con progetti complessivi. A titolo di esempio, per quanto riguarda le iniziative culturali, necessita un progetto ampio, onnicomprensivo, che faccia da contenitore per tutte le attività che si intendono promuovere. Per realizzare questo obiettivo è necessario accedere ai fondi europei (Erasmus +), regionali e provinciali. Si potranno così attuare le molteplici iniziative già sperimentate o in fase di progettazione. Analoga logica per altri interventi in altri settori. Ovviamente non è questa la sede per avanzare proposte più articolate e dettagliate. E’ importante che i cittadini si rechino alle urne in massa, che facciano la loro scelta con consapevolezza. E’ fondamentale che il futuro sindaco e l’amministrazione a cui darà vita si mostrino all’altezza della situazione e diano per davvero prova di aver avviato un percorso nuovo e trasparente.