Grottaminarda –  Il fiume Ufita chiede aiuto

576
fiume Ufita

Grottaminarda –  Il fiume Ufita, quasi in piena, nero come la pece, causa della piogge di queste ore, che portano giù tutti gli sversamenti illeciti di qualche azienda del Consorzio.

Un airone sorvolava, ieri mattina, le acque agitate del fiume.Quasi in piena, nero come la pece. A causa della piogge di queste ore, che portano giù tutti gli sversamenti illeciti di qualche azienda del Consorzio.

Da giorni, ormai, è cosi immortalato da foto scattate, e poi postate sui social, di chi gli vuole bene. E non si da’ per vinto. Perché, il fiume Ufita, è la sua terra.

L’ultimo esposto risale giusto ad un mese fa.

Il fiume Ufita, la cui richiesta di aiuto non si spegne, è sempre martoriato e non ha ancora pace.

Anche se, l’ultima volta, dopo la segnalazione al Comando Forestale di Mirabella Eclano, i militari sono giunti subito lungo le sponde dell’Ufita per vedere se ci fosse qualcosa che non andava. E, per la verità, accompagnati anche dal comandante della stazione di Frigento.

Ma, ad ogni intervento delle forze dell’ordine, non seguono i fatti.

La Procura di Benevento, a cui Anselmo La Manna consegnò un dettagliato dossier, prima di lasciarci qualche mese fa, sembra aver lasciato tutto in qualche cassetto.

Intanto, i cittadini aspettano che qualcosa avvenga.

Il fiume, che arriva  fino in Puglia e attraversa sei Comuni della nostra provincia, Grottaminarda, Melito, Sturno, Gesualdo, Frigento ed Ariano, non trova pace.

Da sedici anni, da quando cioè la sera prima di una gara di pesca sportiva, furono trovati i pesci morti che galleggiavano in superficie.

L’allora sostituto procuratore Daniela Tognon, cominciò un’inchiesta che arrivò anche a buon punto. Ma che, però, si fermò quando anche il magistrato purtroppo scomparve per un brutto male.

E nei giorni scorsi hanno lamentato nuove illegalità il circolo dei pescatori di Grottaminarda, oggi come allora. Dai settecento che erano al tempo di quella gara sono ridotti a settanta. “Ma non vuol dire -dicono-. Noi non sappiamo più a quale santo votarci. Ma mentre protestiamo il  fiume peggiora”.

Giancarlo Vitale

 

Leggi su TgNewsTV