Grottaminarda- Sant’Angelo dei Lombardi – Lioni
Ancora altro stop !
Ennesimo stop per i fondi per completamento della Grottaminarda-Sant’Angelo dei Lombardi- Lioni- Contursi
Dopo la prima bocciatura, continua la beffa ai danni delle zone interne, l’emendamento alla legge di Bilancio per il ripristino dei fondi per il completamento della modesta arteria, è stato bocciato dalla Commissione Bilancio.
“Sulo chiacchiere e
cunti muorti !”
Sempre più soli!
Si tratta di completare solo un breve tratto da Villamaina, Montanaldo fino al Quadrivio di Sant’Angelo. Una strada a due corsie, modesta, ma funzionale, che romperebbe l’isolamento dell’Alta Irpinia, non solo facendo circolare persone, ma anche merci, prodotti industriali ed enogastronomici, favorirebbe anche il turismo.
Andrebbe subito raddoppiata.
Si sono consumati nastri in quantità per tanti tagli, celebrazioni ed inaugurazioni di cantieri. Una idea del Senatore Salverino De Vito, che poi tra compromessi vari ha subito modifiche e ridimensionamenti vari, notevoli. Si chiamava Progetto 21. Doveva collegare il basso Lazio o Alta Campania, evitando la zona metropolitana di Napoli, di concentrazione di traffico, andando a sud di Salerno,atteaversando l’Alta Irpinia, incrociando l’autostrada Napoli Bari, verso Grottaminarda dove sarebbe dovuta giungere una superstrada proveniente dal Molise. Quindi l’Adriatico ed il Tirreno facilmente raggiungibili sia verso nord che poi verso Sud, la Calabria.
Rottura dell’isolamento relazionale e commerciale, forse anche industriale, con la scoperta delle zone interne, Sannio, Alta Irpinia, Daunia-Molise, Cilento vallo di Diano, tutte inserite in un circuito produttivo, commerciale e turistico.
Ancora una volta tradita l’Alta Irpinia !
L’Alta Irpinia, si svuota di abitanti, diminuisce il peso elettorale, tra ambizioni individuali e frammentazione della rappresentanza, tra chi si vende ” per una scella di baccalà”, dicono ad Avellino, perde sempre più peso politico, forza e capacità di rappresentanza politica.
Lentamente, lentamente muore l’Alta Irpinia!
Come dice spesso il direttore Gianni Festa, mon c’è da gioire per nessuno, se muore l’Alta Irpinia, perché muore l’Irpinia!
Tony Lucido