San Giorgio del Sannio – Giornata internazinale delle Donne

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Pur in pieno lockdown, non poteva passare inosservata una ricorrenza così significativa e importante.
La Biblioteca Civica ‘T. Rossi’, i Servizi Sociali, unitamente al Centro Antiviolenza B2 Donna ‘Dillo a Noi?, all’Associazione ‘Koinokalò APS Sannio’ e alle ragazze del ‘Servizio Civile Universale’, hanno voluto offrire una loro testimonianza, dedicando alle donne della nostra comunità e alle donne di tutto il mondo un pensiero gentile e un invito a proseguire con coraggio, fermezza e speranza.
L’occasione propizia è stata data dalla celebrazione del 700° Anniversario della morte di Dante Alighieri (1321-2021), ai cui versi (della Vita Nova e della Divina Commedia) ci si è affidati per esprimere un sentimento che muove ogni nostra idea e azione.
L’Amore desta i migliori pensieri, innamorarsi è un atto di grazia, l’amore ha origine da uno sguardo, la vista della donna amata ricolma di cortesia il cuore e la mente: sono messaggi nobili e veritieri che presuppongono una passione sana, la nobiltà degli intenti e la gentilezza dei gesti. Insomma, amando si diventa più virtuosi.
“La donna è impegnata da sempre su più fronti, operando con senso di responsabilità e con coraggio. Purtroppo, persistono situazioni avvilenti e si ripetono comportamenti che vanno a ledere la nostra dignità.
Alle donne-consigliere comunali e alle donne della nostra Cittadina, come all’universo femminile tutto va il nostro augurio di serenità e di bene” – è quanto emerge da una nota di Carmela Del Grosso dei Servizi Sociali e delle Volontarie del Servizio Civile, Martina Iazzetti, Antonella Maiale, Luisa Noemi Lapia, Sharon Franzese e Marika Centra.
Dal Centro ‘Dillo a Noi’, la coordinatrice-psicologa,  Antonella Donatiello, e la sociologa, Rosa Arbia, così commentano: “Il monitoraggio del territorio di nostra competenza ci consente di nutrire fiducia, in quanto il rapporto uomo-donna non raggiunge quei livelli di guardia di disagio o di pericolosità che, magari, emergono in altre realtà più difficili di quella sangiorgese.
Da parte nostra, facciamo di tutto per condurre un’azione di prevenzione, stimolando il rispetto e rafforzando quella sensibilità di fondo che porta all’empatia e alla condivisione”.
L’esordio dell’intervento diElvira Santaniello (Responsabile dell’Associazione “Koinokalò”) è, invece, affidato al Sommo Poeta: << “Amor ch’a nullo amato amar perdona” è uno dei versi più famosi e controversi della Storia della Letteratura Italiana.
Sicuramente avremo in un prossimo futuro il tempo per analizzarlo compiutamente e parlarne insieme.
Ora, la cosa su cui voglio incentrare la mia riflessione è il mondo femminile visto da Dante.
Nell’Inferno l’amore adultero di Francesca da Rimini, nel Purgatorio la dolcezza di Pia de’ Tolomei, nel Paradiso l’amore spirituale di Piccarda Donati, e poi lei, Beatrice.
Dante è talmente innamorato di lei da immaginare che ella abbia lasciato il suo posto in Paradiso per ascendere alle porte dell’Inferno e prendersi cura di lui. Una simile visione della donna è sicuramente rivoluzionaria, inusuale per un periodo storico in cui la donna era ancora considerata come una proprietà dell’uomo, priva di diritti civili e di autonomia.
Sicuramente non possiamo parlare di una prospettiva di emancipazione, tuttavia è evidente che Dante esprime una posizione in contrasto con la tradizione del tempo.
Questo è il mio spunto di riflessione cui si accompagna un invito: proviamo a rileggere Dante al di fuori dei meri doveri scolastici e scopriamone la bellezza, nella lingua e nel pensiero >>.