Irpinia dei piccoli paesi: PUC tra Salute, Sviluppo, Benessere e Vivibilità di Giovanni Savignano

446
PUC(Piano Urbanistico Comunale) è uno strumento dinamico soggetto a continue rielaborazioni, per migliorare la vivibilità e la salute ottimizzando l’abitabilità dei piccoli paesi. Un grande obiettivo del Piano è quello di dare una scossa ad una situazione di stallo, causata da un “calo” delle risorse umane e da una scarsa e/ o modica valorizzazione delle risorse materiali (patrimonio culturale, paesaggistico).
Il PUC nasce dalla necessità di contestualizzare ed integrare il vecchio Piano regolatore generale, aggiornato e rivisto nel nuovo strumento dalle legislazioni regionali, in quanto in alcuni comuni non rispecchia più le precedenti esigenze di coordinamento del territorio. Ecco l’ importanza di Tecnici specializzati in pianificazione urbanistica (urbanisti e pianificatori e/o Architetti e Ingegneri specializzati) con l’aiuto di Geologi e di Avvocati, Parti sociali etc.. Difatti, la scelta in merito di tali professionisti dipende dalle Amministrazioni comunali, sulla scia delle linee guida nazionali e regionali. Proprio nelle zone del post–terremoto come l’ IRPINIA ((reduci da tante dstorsioni edilizie accorse agli inizi del ” boom economico” degli anni Sessanta, da piani di inserimento produttivi(Pip) anche fantasmi del dopo sisma ’80)) i numerosi anni di tolleranza e “assenza ” di norme precise -che regolassero il territorio e ne gestissero le trasformazioni urbanistiche- hanno modificato il concetto di normalità. Fino a poco tempo fa , il PUC è stato percepito come qualcosa di irreale, da immaginare , quasi come un sogno non realizzabile. Questa visione, tuttavia, non ha alterato il suo vero significato: ossia di rappresentare uno strumento attuativo che definisca, finalmente, gli interventi e le necessità di una piccola o grande cittadina, in subordine alle disposizioni legislative; tutto ciò limitando la “famelica digestione” di suolo e sostenendo criteri di vivibilità spesso trascurati. L’urbanistica e l’ architettura, nella loro forma più nobile e autentica, determinano il benessere e la salute delle persone e le sue esigenze, senza condizionamenti di interessi individuali e/o orticelli familiari, Ma guardando al bene della popolazione e del territorio.
Puc : una sorta di <qualità del convivere>, quale risultato di azioni sinergiche– di tipo trasversale e pluridisciplinare– finalizzate alla salute e al benessere nelle comunità.
Queste azioni riguardano: la forma urbana e del <realizzato>, l’organizzazione della
mobilità, la dislocazione e l’ inclusione sociale ( centri di residenza sanitaria, di aggregazione sociale per giovani e anziani, abbattimento delle barriere architettoniche etc.) , la difesa e la fruizione dei centri storici, delle aree verdi e degli spazi di aggregazione, la sicurezza e il controllo dei costi dei servizi sociali e ambientali. Il PUC definisce le regole generali di intervento su tutto il territorio …ed è attuato con piani particolareggiati tra cui quelli commerciali , e delle aree da destinare ad “insediamenti produttivi”.
Oltre ad un obbligo, i PUC rappresentano un’occasione di inserimento e crescita per gli utenti/fruitori e per la collettività e vanno interpretati come occasioni di miglioramento.
                                                                                     Giovanni Savignano