Frigento Amministrative: “QUOQUE TU BRUTE FILI MI”

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Frigento Amministrative: “QUOQUE TU BRUTE FILI MI”

Il dado è tratto!

Si pensava che nella nuova tornata elettorale qui a Frigento si sarebbe ripetuto il solito duello tra Don Peppone e Don Camillo, con qualche aggiunta e variante di qualche altra lista di disturbo.

A quanto pare c’è stata un’anomalia con variante virale vista la situazione epidemica ……..l’uovo di Pasqua si presenta a Settembre con la sorpresa di un’unica lista capeggiata dal prof. Carmine Ciullo eletto allo scranno di Frigento cinque anni orsono. Al palo è rimasto il suo antagonista rag. Gerardo Pasquariello, quasi una defenestrazione visto il fuggi fuggi dei suoi “aficionados” della famosa lista n. 2 delle precedenti amministrative.

Il popolo frigentino si è trovato spiazzato, soprattutto gli ultras del nostro caro ragioniere Pasquariello, il quale, questa volta, si è trovato “obtorto collo” a ritirarsi per dedicarsi seriamente alla vita bucolica del grande condottiero Cincinnato.

La cosa strana è che in Contrada Mattine sta nascendo probabilmente una nuova stella, un candidato giovanissimo armato di buona volontà ma alla sua prima esperienza nello scenario politico frigentino.

Vuoi vedere che lo scettro di Contrada Mattine sarà ereditato da questo baldo giovane?

Forse un poco di amaro in bocca lo avrà il nostro amico ragioniere e forse nei suoi pensieri si sarà manifestata l’immagine di Giulio Cesare facendogli esclamare “quoque tu Raffaele fili mi”

Devo essere sincero, mi dispiace e come me, penso a tanti qui a Frigento non assistere allo scontro dialettico tra Don Peppone e Don Camillo, ormai questa tornata è una strada a senso unico e potrebbe anche non avere senso scrivere vista la mancata partecipazione politica.

Forse a Frigento è morta la democrazia partecipativa riflesso dell’attuale Governo nazionale, tutto a senso unico senza una contrapposizione e un confronto democratico.

Non rimane al popolo frigentino di riflettere su un vecchio proverbio: “ O ti mangi questa minestra o ti butti dalla finestra”. Vedremo…….

                                                                                                 Giuseppe DI IASI