Caso politico ed emblematico che farà sicuramente discutere per le imminenti elezioni a Cairano, L’ irpinia d’oriente, borgo irpino situato a 800 metri d’altezza, e con 280 abitanti, si sono presentante ben 5 liste, tre di queste con candidati sindaci che che in paese ( per come si vocifera tra gli abitanti ) non ci hanno mai messo piede.
Pertanto per i prossimi 5 anni si propongono di governare il paese i seguenti candidati:
Leonetti Francesco con la lista “ Uniti si vince “, Simone Fiume con la lista “ L’altra Italia “ e Gennaro Marchesano con la lista “ La mia città “.
Secondo le indagini del sindaco uscente Luigi De Angelis, i tre aspiranti sindaci con i trenta candidati consiglieri che li accompagnano nelle liste ( 10 per ogni lista ), sarebbero appartenenti a diverse forze di polizia e alla polizia penitenziaria provenienti da Napoli, Caserta, dalla Puglia e Sicilia, tutto ciò in virtù di una legge del 1981 ( aspettativa speciale ).
Il riferimento è ai 30 giorni di permesso retribuito che la medesima legge consente per la durate della campagna elettorale.
Una legge pensata per consentire agli appartenenti delle forze dell’ordine di esercitare il diritto costituzionale all’attività politica.
Le liste da loro presentate sembrerebbero corrette senza nessuna sbavatura burocratica e senza possibilità di eventuali contestazioni, inoltre, essendo il paese al di sotto dei 5000 abitanti non c’è l’obbligo di raccolta firme per depositarle, pertanto il gioco risulta agevole.
Nel piccolo centro Irpino i pochi abitanti concordano che queste persone penserebbero più ai propri interessi che quelli del paese e lo stesso sindaco uscente De Angelis, il quale si presenta come consigliere della lista “ Democrazia e Sviluppo “ a sostegno della candidata sindaco Maria Antonietta Russo opposta a “ Costruiamo il Futuro “ guidata da Giuseppe Frieri, non ci sta e chiede interventi legislativi.
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