Confesercenti, Marinelli: il caldo scioglie i saldi invernali, vendite in calo per 7 negozi su 10
–Modificare date e regole per salvare le vendite di fine stagione–
“A più di un mese dall’inizio delle vendite di fine stagione, il bilancio è negativo: circa 7 sesercizi su 10 segnalano risultati in calo rispetto allo scorso anno, con una contrazione media di oltre il 21%. A pesare, un autunno-inverno caratterizzato da temperature eccezionalmente miti, che hanno ridotto la domanda. Ma anche la perdita di appeal sul pubblico dell’istituto dei saldi, il cui impatto è ‘diluito’ dalla mancanza di regole sulle promozioni e dal conseguente boom di offerte, soprattutto online. Una distorsione concorrenziale che svantaggia le piccole imprese”. Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.
“Il dato – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – emerge da una indagine condotta da Fimo, la rete Confesercenti del settore moda, i cui risultati sono stati anche trasmessi alla Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, durante un incontro tenuto con le organizzazioni del comparto, per discutere proprio della revisione dell’intesa sulle vendite di fine stagione. Un’intesa stipulata nel 2011 al fine di favorire unitariamente misure a tutela della concorrenza, per rendere omogenea su tutto il territorio nazionale la data di inizio dei saldi. Ma oggi ci sono nuove priorità.
Le vendite promozionali, così come attualmente regolamentate, costituiscono ormai un istituto superato ed agonizzante. La distribuzione tradizionale, nei negozi fisici, dei prodotti appartenenti al settore moda è da sempre stata considerata un fiore all’occhiello del Made in Italy. Tuttavia, alla luce di varie situazioni contingenti, che sono venute a realizzarsi nell’ultimo decennio, il settore versa in uno stato di profonda crisi. Solo nel 2023 per ogni nuova impresa che ha aperto, quattro hanno cessato l’attività. A pesare anche l’introduzione di sconti durante tutto l’anno: dalle liquidazioni al black friday, fino ai temporaty shop, che inevitabilmente sottraggono quote di mercato alla rete di vicinato. Le regole di fatto sono saltate”.
“Occorre pertanto – ha concluso Marinelli – un riassetto di tutte le vendite promozionali a livello centrale, per garantire parità di condizioni tra le diverse attività, fisiche e su internet. Andrà inoltre rivisto lo strumento dei saldi, la cui data di inizio andrebbe spostata al 20 febbraio per quelli invernali e al 20 agosto per quelli estivi, garantendo ai consumatori una reale convenienza negli acquisti”.
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