L’otto marzo a modo mio

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L’ otto marzo a modo mio!
8 marzo giornata della donna !
In questa giornata si usa è ormai tradizione, celebrare e festeggiare la donna.
Questa è anche una giornata di vigile preoccupazione, di angoscia per quanto sta accadendo in Ucraina, in Medio Oriente, nel mondo ed in Italia, tra guerre ed arroganze soprusi e genocidi, per le problematiche collegate ai nuovi virus.
Io, non sono molto d’accordo, sul fatto che si festeggi, in un solo giorno, la donna; che si ritagli spazio ed attenzione, in occasione solo di una giornata; riservando alla donna un trattamento con riserve di posti, per concorsi, per elezioni…una sorta di “riserva protetta”, di riserva “indiana”, quindi un trattamento protezionistico, certamente non rispettoso,
non proprio dignitoso.
Ritengo tutto questo di solo apparente ed ufficiale attenzione; a volte, da sembrare o risultare quasi una sorta di atto liberatorio, formale, per certi versi, quasi di maniera!
Ma al contrario, vanno date opportunità, perché tutti, giovani, anziani, donne ed uomini, poveri, ricchi, studenti e lavoratori, quindi, le donne, possano mettere in campo le capacità ed impegno, misurarsi, con intelligenza e sensibilità.
Questa è, a mio parere, la vera festa della donna!
Concorrere alla pari degli uomini, per creare un mondo migliore, un progetto di vita a misura d’uomo!
Il problema non si risolve trasformando al femminile un nome maschile !
Il pensiero corre lontano, a donne, bambine, ragazze ed adulte, sotto le bombe in Ucraina, in Medioriente ed in territori di guerra.
Alle donne violentate e massacrate.
Alle donne povere che hanno vissuto di stenti e con decoro, alle donne della nostra civiltà contadina, vissute in questa nostra “amara e cara terra “, alle nostre donne, emigranti nel mondo, partite con piroscafi o con treni, costrette a lasciare la propria terra, i cari, gli odori, i sapori e tradizioni.

Alle donne immigrate, spesso guardate con pregiudizi, alle bambine lavoratrici, sfruttare in ogni angolo del mondo.

A tutte le donne impegnate nelle forze armate, Polizia, Carabinieri, Finanza, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco, impegnate a dare sicurezza ed assicurare la pace.
Alle donne impegnate nel volontariato e nella solidarietà, quella vera !
A quelle nell’assistenza medica e sanitaria, medici, infermieri, operatori sociali.
Alle badanti!
A quante, impegnate nella promozione culturale, turistica e sociale. A tutte le donne delle Pro Loco.
Alle ragazze ed alle studentesse che si impegnano per realizzare un sogno, un progetto, a volte avversate dalla società dei forti.
Ai bambini e bambine violentate dalla guerra dei grandi ed ai bambini e bambine, ai ragazze vittime della ” guerre dei genitori”, utilizzate irresponsabilmente come ascari, distruggendo loro l’architettura affettiva!
Il pensiero vola lontano, alle nonne, alle mamme generose, alle mogli custodi dei valori e dignità, alle sorelle altruiste, a quante spendono energie ed impegno nel volontariato, nella testimonianza di un ideale!
Il mio pensiero alle donne di ogni età che, in silenzio, ogni giorno, festeggiano e celebrano, la festa della donna, sollecitano e testimoniano valori, decoro, onestà ed ideali. Guardando loro, c’è la speranza di un domani migliore!
Con loro, si costruisce la festa, che va oltre ad essere delle donne, diventa dell’umanità!
Con affetto, auguri a tutte le donne!

Un pensiero corre alle mie figlie, per tutte, alla prima Marialuisa, che con avverse condizioni meteo, partendo già prima delle sei, alle 7.15 stava già sul posto di lavoro a Benevento, a Emanuela, sensibile ed affettuosa, a Lucia, che diventi più concreta, alla bellissima e dolce nipotina Irene, alla mia Mamma, volata in cielo, alle mie sorelle, alle donne collaboratrici del mondo delle Pro Loco, alle donne dell’UNPLI, del Servizio Civile, del volontariato in genere, alle ex colleghe del lavoro, alle amiche e compagne di scuola, a tutte coloro con le quali ho condiviso un sogno, una speranza, un impegno, il tempo, a quante hanno un sogno da realizzare, coltivano una speranza, si impegnano e lottano.

A quante non ci sono più, quelle scomparse con il sisma, alle mie zie e cugine, alle ragazze del Collegio di Sant’Angelo, che persero la vita con il sisma a quelle superstiti che si portano dentro la straordinaria storia di solidarietà ed amicizia, a alle donne emigrate dall’Italia verso terre lontane ed alle donne immigrate, sfruttate, mortificate, a quelle donne che sognano e si impegnano per un mondo migliore.
Un mondo migliore dove non è necessario scegliere un solo giorno per celebrare le donne, dove ogni giorno si pratica la solidarietà ed il rispetto per tutti. Il mio pensiero va alle donne con mani callose che hanno condiviso con l’uomo il duro lavoro dei campi, che hanno seminato tra zolle, chicchi di grano, a volte mai raccolto, ed a tutte le donne che nonostante tutto, con la mente, con il cuore e con il lavoro, in ogni modo praticato, sono testimoni di valori concreti, costruttrici di pace !

Infine il mio augurio è che prevalga tra donne ed uomini il valore dell’essere e non quello ipocrita, farisaico, dell’apparire!

Tony Lucido