Omaggio a Valerio Mastandrea e Masterclass domenica 8 dicembre

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La 49esima edizione del Laceno d’Oro International Film Festival di Avellino omaggia quest’anno uno degli attori e autori più talentuosi del panorama italiano e internazionale, Valerio Mastandrea. Consacrato nel 1998 dall’Odore della Notte di Claudio Caligari, di cui ha prodotto Non essere cattivo (2015), Mastandrea è uno dei volti più amati e versatili del cinema d’autore e popolare. Interprete sensibile per Marco Bellocchio (Fai bei sogni, 2026), Abel Ferrara (Pasolini, 2014, Zeros and Ones, 2021), Claudio Giovannesi (Fiore, 2016), Daniele Gaglianone (Ruggine, 2011, La mia classe, 2013) tra gli altri, ha portato al successo film come Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese (2016), la serie dei Diabolik dei Manetti Bros., e l’acclamato C’è ancora domani di Paola Cortellesi (2023).

 

Passato dietro la macchina da presa nel 2005 per il corto Trevirgolaottantasette incentrato sulle morti nei luoghi di lavoro, prosegue l’esperienza registica con l’originale Ride (2018), interpretato da Chiara Martegiani, fino all’intenso e sorprendente Nonostante (2024) che ha aperto la sezione Orizzonti dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia.

 

In occasione dell’omaggio che il Laceno d’Oro gli dedicherà l’ultimo weekend del festival, verranno proiettati Se c’è un aldilà sono fottuto. Vita e Cinema di Claudio Caligari di Simone Isola e Fausto Trombetta (2019), dedicato a una delle figure che più lo hanno formato e influenzato, e Ride (2018), a cui seguirà una masterclass.

 

Fondato da Pasolini nel 1959 insieme agli intellettuali irpini Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio il Laceno d’Oro, nato per valorizzare l’Irpinia con una rassegna cinematografica di ispirazione neorealista, è organizzato da Circolo ImmaginAzione di Avellino, presieduto da Antonio Spagnuolo, con la direzione artistica di Maria Vittoria Pellecchia, responsabile della programmazione Aldo Spiniello.

Negli ultimi anni il Laceno d’Oro International Film Festival ha ospitato cineasti quali Paul Schrader, Abel Ferrara, Alexander Sokurov, Elia Suleiman, Jia Zhangke, Marco Bellocchio, Robert Guédiguian, Olivier Assayas, Amir Naderi, Pedro Costa, Aleksej German Jr., Julio Bressane, Carlos Reygadas, Laurent Cantet, Franco Maresco, Paolo e Vittorio Taviani, Mario Martone, Ken Loach, Miguel Gomes, Stéphane Brizé, Jean-Pierre e Luc Dardenne, e molti altri.

 

La otto giorni di cinema di Avellino accoglierà proiezioni, incontri con gli autori, concerti, mostre, masterclass e workshop. Al centro del programma tre concorsi internazionali: “Laceno d’Oro 49”, riservato ai lungometraggi sia finzione che documentari, “Gli occhi sulla città”, dedicato ai cortometraggi sui temi degli spazi urbani, dell’ambiente e del paesaggio, declinati con la massima libertà, e “Spazio Campania”, la sezione dedicata alle produzioni realizzate sul territorio campano o da autori campani.

Il Laceno d’Oro International Film Festival è realizzato con il contributo di Regione Campania e Film Commission Regione Campania, con il contributo e il patrocinio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo – Ministero della Cultura, con il patrocinio della Provincia di Avellino e del Comune di Avellino. In collaborazione con Sentieri Selvaggi, Quaderni di Cinemasud, Eikon, CFCC, Afic.

 

Valerio Mastandrea (Biografia)

Nato a Roma nel 1972, Valerio Mastandrea esordisce al cinema con il film Ladri di cinema di Piero Natoli per poi essere consacrato nel 1998 con il film L’Odore della notte di Claudio Caligari. Negli anni a seguire collabora con alcuni tra i più importanti registi del cinema italiano tra cui: Ettore Scola nel Film Gente di Roma, Guido Chiesa nel film Lavorare con lentezza e Paolo Virzì nei film: N nel 2006, Tutta la vita davanti nel 2007 e La prima cosa bella nel 2009, per il quale vince il David di Donatello 2010 come miglior attore protagonista e Siccità nel 2022. In seguito, collaborerà con Ferzan Özpetek nel film del 2008 Un giorno perfetto e con Marco Tullio Giordana nel 2011 in Romanzo di una strage e partecipa anche al musical di Rob Marshall NINE. Nel 2013 vince contemporaneamente il David di Donatello come miglior attore protagonista per il film Gli equilibristi, di Ivano De Matteo e il David di Donatello come miglior attore non protagonista per il film Viva la libertà di Roberto Andò. Nel 2015 è il produttore di Non essere cattivo, ultimo film del regista Claudio Caligari. Negli anni successivi interpreta Perfetti sconosciuti e The Place, entrambi diretti da Paolo Genovese, e Fai bei sogni di Marco Bellocchio. Sempre nel 2018 debutta alla regia con la sua opera prima Ride, per il quale riceve una candidatura ai David di Donatello e vince il Nastro d’Argento come Miglior Regista Esordiente. Inoltre, nel 2018 partecipa al film Euforia diretto da Valeria Golino.

Negli anni collaborerà spesso con Mattia Torre: negli spettacoli di teatro Migliore, Qui e ora e nei progetti tv in Buttafuori e la serie La linea verticale. Nel 2020 partecipa a Figli, l’ultimo film scritto da Mattia Torre.

Nel 2021 è uscito nelle sale con Diabolik dei Manetti Bros. nel ruolo dell’Ispettore Ginko che ha ripreso in Diabolik 2 – Ginko all’attacco nel 2022 e in Diabolik – Chi sei? nel 2023.

Nel 2023 è uno dei protagonisti dell’ultimo film di Stefano Sollima, Adagio e di C’è ancora domani, opera prima di Paola Cortellesi. Film di successo internazionale, entrato nella top ten dei film campioni di incassi di tutti i tempi.

Nel 2024 Nonostante, film da lui diretto e interpretato, apre la sezione Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia, riscuotendo un grande consenso di critica e pubblico.

 

 

Concorso cortometraggi “Gli occhi sulla città”

 

Quebrante (23’) di Janaina Wagner – Brasile

 

Avant Seriana (19’) di Samy Benammar – Algeria, Canada

 

O Silêncio Elementar (15’) di Mariana de Melo – Brasile

 

Golden Dragon (17’) di Boren Chhith – Cambogia

 

The Nature of Dogs (27’) di Pom Bunsermvich – Thailandia, Usa, Hong Kong, Singapore

 

 3MWh (12’) di Marie-Magdalena Kochová – Repubblica Ceca

 

Attack on Monegasque (11’) di Lucas H. Rossi dos Santos, Henrique Amud – Brasile

 

How We Got Mother Back (28’) di Gonçalo Waddington – Portogallo

 

Quando a Terra Foge (29’) di Frederico Lobo – Portogallo, Spagna

 

Figli di Nessuno (8’) di L’Ambulante – Italia

 

Guarda Vieja 3458 timbre 3/6 (12’) di Karen Akerman, Miguel Seabra Lopes – Portogallo

 

6000 mensonges (5’) di Simon Reith – Francia

 

The Banished One (21’) di Moso Sematlane – Lesotho

 

Cronos (17’) di Nikita Parchutov – Russia

 

Street Light (15’) di Romain Dumont – Francia

 

Todos los barrios posibles (9’) di Matteo Giampetruzzi – Spagna

 

Cianuro (30’) di Eleonora Mastropietro – Italia

 

Entry #2 – All that could have been (13’) di Francesco Zucchetti – Italia

 

The Rootless (12’) di August Joensalo – Finlandia

 

Solar Book (9’) di Azar Saiyar – Finlandia