Maturità 2025: Cicerone e Cartesio aprono la Seconda Prova
Dopo l’emozionante apertura con la Prima Prova scritta di italiano, gli studenti italiani tornano tra i banchi per affrontare la Seconda Prova dell’Esame di Maturità, quella più specifica per ciascun indirizzo di studi. Ieri, la traccia d’italiano ha offerto spunti ricchi e profondi: dalle riflessioni sulla memoria e la speranza alle analisi letterarie, con autori classici e contemporanei chiamati a stimolare il pensiero critico dei maturandi. Tra appunti, emozioni e qualche foglio strappato per ripartire, molti hanno trovato il modo di esprimere sé stessi. Oggi, però, tocca alle discipline d’indirizzo. E sono due veri giganti a fare da protagonisti: Cicerone al liceo classico con un passo tratto dal Laelius de amicitia, in cui si riflette sul senso profondo dell’amicizia, e Cartesio al liceo scientifico, la cui razionalità fa capolino nello studio di una funzione, incorniciato da una citazione ispiratrice. Due nomi simbolo di logica, pensiero e umanità: l’uno con la sua prosa elegante, l’altro con il rigore geometrico del pensiero. Le emozioni tra i banchi sono contrastanti: c’è chi esce soddisfatto, chi si tormenta sulla scelta del verbo latino e chi conta i punti d’intersezione di una curva nel vuoto, ma tutti vivono questa giornata come un pezzo di storia personale. Si prosegue domani con eventuali prove orali o terze prove, a seconda dell’istituto. Nel frattempo, fuori dalle scuole, si respira un’aria d’attesa e di sollievo e anche un po’ di orgoglio oltre al l’amicizia e per dirla come Cicerone: «Amicitia enim nihil est aliud nisi omnium divinarum humanarumque rerum cum benevolentia et caritate consensio.» (L’amicizia, infatti, non è altro che un accordo sulle cose divine e umane, accompagnato da benevolenza e affetto.)