Sturno, sul forno crematorio decide oggi il TAR Salerno

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Sturno, sul forno crematorio decide oggi il TAR Salerno

Il gestore delle onoranze funebri ha fatto ricorso al TAR contro il Comune di Sturno, per la questione del forno crematorio. Una vicenda che ha creato una forte reazione popolare in paese, soprattutto da parte dei giovani del Liceo Sportivo “E. Fermi” che hanno protestato per diversi giorni con cortei e striscioni, sfilando per le vie del centro urbano e davanti alla casa del sindaco Vito Di Leo. Anche altre iniziative popolari sono state messe in campo da alcuni cittadini che hanno promosso una petizione popolare ristretta. La questione dunque, sembra riaprirsi davanti al Tribunale Amministrativo di Salerno dove i gestori delle Onoranze Funebri di Sturno Grella-Cipriano, hanno inoltrato ricorso chiedendo l’annullamento del provvedimento amministrativo, che di fatto impediva la costruzione del tanto contestato forno crematorio. Nello specifico i manutentori del cimitero chiedono attraverso il proprio legale l’Avv. Maddalena Fiore di Salerno, l’annullamento e la sospensione della deliberazione di giunta comunale n. 23 del 25 marzo 2019, con la quale il comune di Sturno aveva revocato la precedente deliberazione di Giunta Comunale n. 14 del 22 marzo 2019, avente come oggetto: “ Proposta di project  financing per la progettazione, costruzione e gestione dell’impianto crematorio ed ei servizi cimeteriali attraverso capitali privati con dichiarazione di fattibilità  tecnico-economica”.

Non si conoscono le ragioni del dietrofront da parte dell’Amministrazione Di Leo, ma potrebbero essere legate alla forte reazione della comunità locale che si è schierata compatta contro la realizzazione del forno crematorio.

I legali del Grella, chiedono l’annullamento della nota n. 950 del 28.03.2019 – firmata dal Responsabile del Servizio Tecnico  e RUP del comune, l’Arch. Lino Di Cecilia – con la quale è stata annullata la conferenza dei Servizi e chiedono la condanna del Comune di Sturno a completare il procedimento avviato dal ricorrente, sulla base di oggettive e valide motivazioni al diniego.

In sostanza il comune di Sturno con la prima delibera aveva dato l’ok per il progetto del forno crematorio e successivamente aveva cambiato parere annullando la Conferenza dei Servizi del 5 aprile 2019, sede in cui i responsabili comunali avrebbero dovuto affrontare con la parte interessata, tutti gli aspetti urbanistici, ambientali, sanitari ed infrastrutturali per la realizzazione corretta dell’opera.

La titolare del della ditta che ha presentato il progetto, aveva chiesto di realizzare l’impianto di cremazione con capitali privati unitamente alla gestione di tutti i servizi cimiteriali. L’amministrazione attraverso il responsabile Del RUP aveva risposto positivamente su tutti gli aspetti previsti per la realizzazione dell’opera dichiarando conclusa con esito positivo la verifica preventiva della progettazione e prendendo atto della fattibilità TECNICA ed economica del progetto. Inoltre il progetto presentato da Onoranze funebri Grella è stato dichiarato dal comune di Sturno di pubblico interesse.

Tutto l’andamento si era svolto in maniera alquanto “discreta” finché la notizia balzata alle cronache locali ha ingenerato una rivolta in paese, tale da costringere, probabilmente su suggerimento del grande guru, gli amministratori a non rischiare un’azione impopolare di questa portata.

In breve tempo la patata è diventata bollente e probabilmente, anche in seguito alla necessità di adottare rapidi provvedimenti, il comune di Sturno attraverso i suoi qualificati tecnici, ha dimenticato di inserire le motivazioni che avrebbero dovuto giustificare l’annullamento del provvedimento iniziale.

Oggi presso il Tribunale Amministrativo di Salerno si discuterà sulle sorti di Sturno chiamato, dopo Domicella, a diventare il secondo paese in Irpinia ad ospitare un forno crematorio. Quale sarà la risposta della gente di Sturno?