Il fiume Ufita chiede ancora aiuto. Un comitato lancia una petizione on line per salcvarlo

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Grottaminarda. Il fiume Ufita chiede ancora aiuto. Le indagini svolte dalla magistratura, alla quale più volte si è rivolto il Comitato per la tutela del Territorio, ancora non sono giunte alla conclusione. E, intanto, il presidente del Comitato, Anselmo La Manna, restando in attesa ha lanciato una petizione on line”Salviamo il fiume Ufita “. Raccolte, per il momento 200 firme che, per la verità, sono destinate ad aumentare. La Protezione Civile ha anche monitorato il fiume, sicuramente inquinato, con un drone volante. Perché lungo l’Ufita c’è una presenza di azoto. Che è eccessiva. L’ultima scoperta di La Manna è uno scarico abusivo dalle parti dell’area industriale di Flumeri. Nascosto in mezzo al verde degli arbusti.
Il primo cittadino di Flumeri, Angelo Lanza, si dice pronto a fare la propria parte.Sarebbe interessante, quindi, capire le intenzioni degli altri sindaci dei territori attraversati dal fiume avvelenato. Già da alcuni mesi, è diventata una storia infinita. Da quando, cioè, la stesso presidente del Comitato per la tutela del Territorio, in una ricognizione fatta con singoli cittadini e giornalisti al seguito scoprì che, sul tratto tra Grottaminarda e Melito Irpino, galleggia a una strana schiuma bianca. Per certificarla occorse l’intervento dell’Arpa e dei Carabinieri del Corpo Forestale. I risultati delle indagini non sono stati ancora resi noti masi pensa ad irregolarità compiute dalla aziende dell’area industriale circostante. Oltre ad inesistenti impianti di depurazione. Per questo, c’è stata anche un esposto denuncia di La Manna. Quindi l’ennesimo tentativo di salvare il fiume Ufita, con questa petizione on line. Giancarlo Vitale