Ariano Irpino (AV)- Arianesi a Medjugorje , le emozioni di un viaggio nel luogo delle apparizioni mariane

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Ariano Irpino (AV)- E’ ancora notte fonda quando il gruppo di pellegrini in partenza per Medjougorie si raduna presso l’Hotel Incontro di Ariano Irpino.

Tra loro anche Don Ottone Morra   guida spirituale del gruppo   , lui innamorato da sempre della Madonna e di quei luoghi,  a Medjougorie di viaggi ne ha già fatti parecchi.

E’ l’alba quando si parte dall’aeroporto di Napoli per raggiungere Monstar  e poi Medjougorie.

L ’ impatto che si ha con quel luogo lo avverti subito: nonostante i milioni e milioni di pellegrini che arrivano da ogni parte del mondo non si odono rumori, non c’è traffico   , non s’  incontrano vigili o polizia , ma solo quiete, pace, semplicità   , ristoro ed è una cosa che non viene da te né da altri. E’ qualcosa di più.

Si   sente nell’aria una pace che si sperimenta   poi  nel cuore: ti prende , ti pervade e ti vien voglia di respirarla a pieni polmoni affinché arrivi direttamente all’anima.

E’ aria che entra per ossigenare il tuo corpo   e scacciare vie tutte le impurità e le tossine, per cacciare via il fardello e il carico che ti porti addosso e una sensazione di leggerezza ti prende.

Si arriva in albergo   , il tempo di lasciare i bagagli e  partenza per l’escursione sul monte Podbrdo il luogo delle prime apparizioni della Vergine Maria a Medjugorje.

Podbrdo in croato, significa “sotto la collina”  la zona più bassa del monte Crnica dove abitavano i sei veggenti al tempo delle prime apparizioni nel 1981.

Si tratta di una collina brulla e sassosa, che nei primi anni era raggiungibile attraverso un sentiero non facilmente praticabile, ma ad oggi, grazie ai milioni di pellegrini che hanno frequentato, tale sentiero ha preso una forma che è ben visibile dalla cima di un altro monte vicino come il Križevac.

Don Ottone Morra   spiega che la devozione per i pellegrini che salgono sulla collina, è quella di pregare il Santo Rosario e meditarne i misteri. Invita tutti a vivere questo momento con grande fede e devozione, lasciando da parte cellulari per le foto e viverlo in piena comunione con Gesù e la Madonna. Per le foto ci sarà tempo al ritorno.

Ma la realtà è che a Medjougorje non si ha bisogno di cellulari, di televisione, tanto meno di internet.

Sei in pace : hai tutto !

Non avverti neanche la necessità di mangiare . Il digiuno che chiede la Madonna nel mercoledì e venerdì si potrebbe affrontare tranquillamente.

La preghiera è unica e sola necessità, non hai bisogno di null’altro.

Don Ottone spiega   e mostra che per agevolare la contemplazione, durante gli anni , il sentiero del Podbro è stato arricchito di quindici  tavole bronzee di un artista italiano, Carmelo Puzzolo   raffiguranti i misteri della gioia, del dolore, della gloria.

Il Podbrdo è raggiungibile dal centro di Medjugorje attraverso un sentiero nei campi percorribile a piedi in circa 20 minuti.

La parte del sentiero che porta al luogo della prima presunta apparizione è stato illuminato da piccoli faretti. Questo rende la via ben visibile anche di notte per cui è meta di pellegrinaggio a tutte le ore.

Un percorso di trekking spirituale in cui si prega, si prega, si prega. Pellegrini da ogni parte del mondo invadono la montagna.

Tutti con la coroncina alla mano recitano il Rosario e come una musica soave arriva alle orecchie in tutte le lingue del mondo.

Molti camminano scalzi su quel sentiero brullo e sassoso .

E non è faticoso pregare, è una gioia farlo con tutti e per tutti:  il Rosario l’arma piu’ potente contro il Demonio insieme all’ Eucarestia , forse è per questo che a Medjougorie avvengono tanti casi di liberazione.

Si arriva in cima al Monte il luogo dove nel 1981  ci fu la prima apparizione mariana : qui una statua in marmo bianco è posizionata nel luogo esatto in cui la Gospa ha promesso di lasciare un segno “visibile, indistruttibile , filmabile, permanente e che solo Dio può donare “  a dimostrazione che è stata davvero qui in questi anni e sarà un dono per tutti noi. E’ in questo luogo sacro che i pellegrini si raccolgono in preghiera ognuno nella propria intimità con la Madonna ed è qui che di li a poco mentre tutti pregano si hanno le prime manifestazioni di liberazione dal demonio.

I pellegrini arianesi in poco tempo e inaspettatamente assistono almeno a quattro   casi di manifestazioni diaboliche. Un giovane arriva portato sulle spalle da quattro uomini  , due giovani donne, e anche un bambino.

Si piange, si prega in tutte le lingue sul Podbrdo mentre il diavolo parla attraverso queste persone anche in aramaico. Si prega incessantemente. C’ è tanta gente sul Podbrodo,si è impietriti ma si continua a pregare. Nessuna parola, solo lacrime e preghiera. Si ritorna in albergo per il pranzo  cercando di metabolizzare  soprattutto a chi è stato colto impreparato di fronte a queste scene che invece a Medjougorie sono  frequenti.

Il Rosario, l’Adorazione Eucarestica esercitano una potente avversione contro il Demonio e a Medjougorie non c’è una sola persona che non porti sempre con sé il Rosario , le confessioni e le conversioni avvengono ogni giorno e a tutte le ore , non c’ è posto per i demoni che invadono i corpi delle persone.

LA COMMOVENTE STORIA DI IVO JURIC

Nel pomeriggio Don Ottone Morra accompagna i pellegrini ad ascoltare la toccante e commovente storia di Ivo Juric ex giovane promessa del Basket croato ammalatosi di tumore a soli 19 anni al seguito del quale gli venne amputata la gamba , un trauma indescrivibile per un atleta di basket perché Ivo entra in ospedale con la gamba e quando si sveglia dall’anestesia si ritrova senza l’arto. Da questo male è stato già miracolato perché Ivo , anche dopo l’intervento era pieno di metastasi e i medici gli avevano dato soltanto due anni di vita. Avrebbe dovuto iniziare la chemio , ma la mamma  prega tantissimo per il figlio e lo convince ad incontrare una delle veggenti : la giovane Viscka  . La Madonna gli lascia un messaggio in cui  dice di non iniziare la chemio perché sarebbe guarito. Ad oggi non colpisce la guarigione dal cancro ma la dichiarazione della veggente Viscka che ha assicurato che quando apparirà l’atteso segno sulla collina delle apparizioni come promesso dalla Madonna questo sarà uno dei tanti miracoli che avverranno in quel momento , anche la gamba di Ivo Juric ricrescerà miracolosamente.

Nella serata Santa Messa con canti e musiche che toccano il cuore e Adorazione Eucaristica.

Durante la Messa celebrata nell’arco della giornata in tutte le lingue è possibile ascoltare la musica di una bravissima violinista Melinda Dumitrescu , una giovane nata in Romania in una famiglia di musicisti che ha suonato nei migliori teatri vincendo anche numerosi premi . Viene invitata a suonare in tutta Europa , e poi in Giappone. Fu proprio durante questa tournèe a Tokio , nel periodo dell ‘ Avvento che vive una speciale esperienza . Dopo il terzo bis richiesto dal pubblico sceglie di suonare l’ Ave Maria di Bach come quarto bis. Presenta questo brano come l’annuncio della venuta del Messia spiegando che per i Cristiani l’ Avvento è la preparazione al Santo Natale . Il pubblico giapponese non cristiano accoglie con grande commozione questo momento e Melinda comincia a capire attraverso quella esperienza che tutti i sacrifici, le ore di studio, i viaggi intrapresi avevano un senso più profondo molto più degli appalusi e del successo del momento ed è stato proprio   a Medjougorie che si è innamorata della Madonna e ha scelto di suonare per amore di Gesù.

Ogni messa , in ogni lingua è un canto d’amore e le musiche ti penetrano nel cuore.

Anche nella messa in tedesco una cantante davvero straordinaria.

Nella serata   , dopo la cena,  Don Ottone Morra accompagna i pellegrini alla scultura bronzea del Cristo Risorto che mostra due diversi misteri, il Gesù sollevato simboleggia allo stesso tempo Gesù sulla croce , che è rimasto sulla terra perché si regge anche senza croce  . Si attraversa un viale alberato dove si trovano le formelle luminose dei misteri del Santo Rosario e anche qui gruppi di pellegrini pregano di continuo per poi giungere a questo luogo di preghiera, di silenzio, di raccoglimento sormontata da questa grande scultura in bronzo donata dall’ artista sloveno Andrija Ajidic nel 1998.  Dal ginocchio destro di questa scultura da qualche anno fuoriesce un liquido che analizzato è molto simile alle lacrime. I pellegrini intingono il fazzoletto in questo liquido che pare sia miracoloso se portato con fede e devozione

LA COMMOVENTE STORIA DI PADRE SLAKO BARBARIC

In tarda serata si va al cimitero in visita alla tomba di Padre SlaKo Barbaric morto alla giovane età di 54 anni sul Monte Križevac esattamente come lui aveva desiderato. Era il 24 novembre del 2000 quando al termine della via Crucis si è seduto, accasciato e ha reso l’anima al Signore.

Ma chi era Padre Slako Barbaric?

Era un sacerdote con cinque lauree e parlava sette lingue. Psicologo, psicoterapeuta fu inviato a Medjougorie soprattutto per esaminare i veggenti. Fu infatti il loro padre spirituale e verificò assolutamente che dal punto di vista medico i giovani raccontavano il vero.

Fu autore di numerosi libri di contenuto spirituale tradotti in diverse lingue  . Oltre alla passione per la  scrittura dialogava incessantemente con i pellegrini, guidava le celebrazioni eucaristiche, le preghiere sotto la croce, il rosario al Podbrdo, saliva ogni giorno sul monte Križevac anche solo per raccogliere i rifiuti che lasciavano i pellegrini. Uomo di profonda fede praticava il digiuno nei due giorni indicati dalla Madonna. Organizzava incontri speciali con i sacerdoti , teneva seminari di digiuno e di preghiera . In seguito alle enormi sofferenze del periodo della guerra aveva fondato un’associazione presso la quale vivono oggi più di 60 persone tra orfani di guerra , bambini di famiglie separate, ragazze madri, persone anziane e bambini malati. Amava tantissimo i bambini e sapeva raccoglierli intorno a sé proprio come faceva Gesù. La sua formazione di psicoterapeuta gli aveva permesso di lavorare al fianco dei ragazzi tossicodipendenti della Comunità Cenacolo impegnandosi a istituire grazie a benefattori di tutto il mondo due fondi, uno per i figli della patria morti in guerra e un altro per aiutare i giovani studenti. Chi lo ha conosciuto racconta che Padre Slako aveva un’energia incredibile , inesauribile , devozione , umiltà e amore. Pregava e digiunava moltissimo perché diceva che solo in questo modo l’anima degli uomini giunge a Dio per mezzo di Maria Regina della Pace.

E’ morto il 24 novembre del 2000 nell’ unico posto in cui aveva desiderato morire  . Una guida turistica racconta che dopo la sua morte trovarono nella sua  tasca una lettera in cui il Vescovo aveva deciso di li a poco di trasferirlo.

Nell’apparizione mariana nel 25 alla veggente Viscka la Madonna lascia un messaggio : Padre SlaKo è con me in Paradiso.

La vita a Medjougorie comincia molto presto per le escursioni , per le testimonianze , per gli appuntamenti spirituali. Non c’è tempo qui per le cose futili e frivole. L’appuntamento per il gruppo di arianesi  è alla casa paterna di una dei sei veggenti . Anche qui, come musica soave risuona il rosario in tutte le lingue . Non si smette mai di pregare a Medjougorie perché anche quelle poche ore in cui dormi c’è qualcuno che lo fa per te. Gruppi di pellegrini s’incamminano sul monte Križevac anche di notte dove come al Podbro si prega il Santo Rosario e si medita sui misteri. Poi l’incontro con Viscka. Anche quello che accade qui sa di misterioso: Viska racconta la sua quotidiana esperienza con la Madonna, il suo viaggio in Inferno, Purgatorio e Paradiso  . Con il suo semplicissimo discorso esprime una gioia estranea a qualsiasi causa puramente umana. Il suo sorriso, la sua grazia rivelano chiaramente una realtà celeste nonostante le sue sofferenze   che ha scelto di donare per aiutare le anime del Purgatorio.

Anche l’incontro con il frate di origini arianese, la testimonianza dai Figli del Divino Amore è un seme nei cuori di chi ascolta perché ognuno di noi anela  ad amare ed essere amato ed è bellissimo ascoltare testimonianza di chi rinuncia a ricercare per sé l’attenzione degli uomini e si apre invece completamente a Dio. Ed è forse questo il miracolo più grande di Medjougorie. Nonostante il corso degli anni è un miracolo che continua a ripetersi quello in cui gli uomini scoprono l’amore di Dio , un amore incarnato anche nelle persone che sanno comunicare attraverso le esperienze della loro vita. E a Medjougorie avviene anche questo : tutti sono chiamati a diventare a portatori di  un seme. La Madonna chiama ognuno di noi. Perché in questa terra si arriva molto spesso per caso e bisogna arrivarci senza aspettative, senza pregiudizi e con cuore aperto. Si ha la sensazione che sia stata proprio lei a chiamare, a prendere per mano e condurre in quella terra benedetta.

Sei lontano da casa  , dai tuoi affetti , ma ti senti al sicuro, protetto e non si ha bisogno di nulla se non di pregare, e stare quanto più tempo possibile a contatto con il Divino e con  la Madonna tenendo nei  pensieri i tuoi cari e tutte le persone bisognose.

E’ come se attraverso te qualcuno stendesse un velo di protezione su tutte le persone a te vicine.

Altro momento particolarmente toccante è la preghiera alla Croce blu posizionata alla base del Podbrdo il luogo in cui  Maria  il 25 di ogni mese lascia un messaggio  . E’  li che il gruppo di pellegrini è stato guidato nella preghiera e poi in un momento di grande raccoglimento proprio nell’ora in cui alle 17.40 la Madonna   scende quotidianamente in quel luogo e la sensazione è che forse è l’anticamera del Paradiso, ma Medjougorie , come altri luoghi in cui si fanno percorsi spirituali ,non la si può descrivere, né  raccontarla, ma bisogna viverla personalmente e viverla più volte come si fa quando si legge un buon libro la cui trama non cambia ma il percorso di vita di ognuno di noi muta inevitabilmente.

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