Grottaminarda, SOS dei fedeli al Vesvovo Melillo: “Non mandate via Don Carmine”

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Grottaminarda, SOS dei fedeli al Vesvovo Melillo: “Non mandate via Don Carmine”

Eccellenza Reverendissima Mons. Sergio Melillo,

quali fedeli, cittadini, mamme dei bambini che frequentano il Catechismo, gruppi di preghiera,
associazioni, corale polifonica, cori e comitati della Comunità di Grottaminarda, apprendiamo con
grande rammarico della decisione di trasferire ad altra sede il nostro parroco Don Carmine Santoro
e ne restiamo angosciati, sgomenti e smarriti.
Don Carmine è per la nostra Comunità un’importante guida spirituale; ci ha accompagnati e ci è
stato accanto, rafforzando dentro di noi la speranza, amplificando la gioia nella fede. Ci ha guidati a
essere testimoni di una fede attiva, a cercare Dio nei nostri fratelli, nel prossimo della porta accanto,
a rendere effettivo e concreto l’Amore che discende da Dio e investe le Sue creature.
È stato sempre presente, cercando di guidarci nella fede, come un Pastore che non abbandona il suo
gregge disorientato.
Sì, Eccellenza, siamo disorientati.
In questo ultimo periodo così difficile e di profonda crisi, che avvolge ciascuno e nessuno esclude,
in questo periodo di tempo senza tempo, nonostante le limitazioni e le restrizioni, ha continuato a
farci percepire la Comunità come famiglia. La “famiglia parrocchiale” che Don Carmine, nei suoi
diciassette anni di ministero svolto qui a Grottaminarda, ha con forza fatto nascere e arricchito nei
vari membri che oggi la compongono, cosicché ogni singolo fedele, si è ritrovato quale membro
della più ampia famiglia comunitaria nei vari gruppi che via via, nel corso degli anni, si sono andati
formando: i lettori, i ministranti, i cori, i gruppi di catechisti, le associazioni tutte, l’oratorio estivo e
i vari gruppi dei giovani, perché la Parrocchia è diventata centro di aggregazione, di “crescita sana”
per i ragazzi che da queste parti non hanno nulla.
Senza tralasciare la primavera delle vocazioni fiorite nella nostra Comunità in questi anni.
E ancora, i cicli di catechesi, nei confronti dei fedeli di ogni fascia d’età; anche l’attenzione per la
cura e lo splendore della liturgia è diventata forma di catechesi, conferendo a ogni gesto, ogni
simbolo, ogni segno, uno stimolo per cercare più intensamente il Signore. La stessa consacrazione
del nuovo altare e dell’ambone diventò occasione di catechesi. Chi potrà mai cancellare il giorno
della consacrazione dell’Altare a Santa Maria Maggiore!
Una testimonianza di fede, quella del nostro parroco, salda, concreta, sincera, pura, che è arrivata al
cuore di tutti e di ciascuno di noi.
Non ultima l’attenzione verso i malati, gli anziani, i diversamente abili, che sono stati sempre posti
al centro degli appuntamenti comunitari. E ancora il sostegno spirituale e concreto dato alle tante
famiglie in difficoltà economica.
Non c’è stato un ambito della sua azione pastorale che sia stato tralasciato, e Lei Eccellenza ha
avuto modo di respirarlo nelle varie visite presso la nostra Comunità.
Eccellenza, non ci imponga una scelta che fa male dentro. La nostra famiglia parrocchiale ha
bisogno di una guida stabile, rischieremmo di perderci se vi fosse un avvicendamento.
Nel momento difficile che stiamo attraversando, non avere più Don Carmine, ci rende davvero
vuoti, incrina la speranza nel futuro, non ci sono le parole per spiegarlo, ci sentiamo “orfani” del
padre spirituale.
Ecco perché Eccellenza, oggi non riusciamo a interiorizzare la sua decisione. Ci prende
all’improvviso e ci lascia “di sasso”, in questo mare agitato della nostra esistenza ora più che mai
dato il periodo di profonda crisi esistenziale, umana e di valori che ci ha coinvolti e ci attanaglia.
Non valuti irrispettosa questa nostra manifestazione che muove dalla volontà di essere trasparenti ai
Suoi occhi, di parlarLe in piena luce con la libertà di figli.
Eccellenza, La consideriamo come un Padre per la nostra Diocesi e la nostra Comunità, ed è proprio
la Fede e la fiducia che poniamo in Lei che ci portano a scriverLe e ad affdarLe umilmente queste
righe, che nascono dal profondo del nostro cuore, augurandoci che possano arrivare al Suo e far sì
che la decisione presa possa essere rivalutata, con un atto di cuore che vada al di là delle norme.
Laddove queste righe fossero accolte, sarebbe un forte segno di fede, perché si rende possibile ciò
che non lo è.
Confidando nella Sua attenzione, che da sempre ha dimostrato per questa Comunità, affinché possa
rivalutare la decisione assunta, La ringraziamo per il tempo che vorrà dedicarci, con la speranza che
possa essere guidato dallo Spirito per la migliore decisione per la nostra Comunità.
Grottaminarda, 4 dicembre 2020
La Comunità di Grottaminarda.