Notte di San Silvestro: Amici a 4 zampe: No ai botti, si ai biscotti

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No ai botti

Notte di San Silvestro : No ai botti, si ai biscotti. L’appello di Emilio Mauro Merola – responsabile LIDA e LAC di Avellino

Si avvicina la Vigilia di capodanno, e con essa anche la brutta tradizione di sparare  i botti nella notte per salutare il nuovo anno.

A pagarne le conseguenze molte volte sono i cittadini, e con essi animali domestici e fauna selvatica.

Nonostante tante sono le campagne di sensibilizzazione contro l’uso di botti, il problema non si placa.

Infatti, numerosi sono gli incidenti legati a botti inesplosi nei confronti dell’uomo, e soprattutto nei confronti degli animali domestici.

Da anni la LAC, Lega per l’Abolizione della Caccia invita i cittadini che amano gli animali, domestici e selvatici, a non utilizzare i botti per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.

I botti della notte di San Silvestro, infatti, causano negli animali danni inimmaginabili, dovuti  alla loro soglia uditiva più sviluppata e sensibile di quella umana.

Queste differenze uditive in presenza di rumori forti, danneggiano gravemente lo stato di salute mentale dell’animale.

Emilio Mauro Merola responsabile LIDA e LAC di AvellinoChi ama gli animali non usa i botti e chi festeggia con i botti è colpevole ogni anno della morte, dopo gravi sofferenze, di migliaia di animali per spavento, ferite, assideramento, stress . Ci appelliamo a tutte le persone sensibili e civili affinché non utilizzino i botti e convincano di ciò anche i propri conoscenti, in questo modo eviteremo una strage silenziosa e centinaia di interventi dei Vigili del Fuoco chiamati ogni anno per recuperare cani e gatti terrorizzati rifugiati nei posti più impensabili.

Pertanto – continua Emilio Mauro Merola –  invito i cittadini a non acquistare i botti in modo da salvare in primis, se stessi, poi centinaia di migliaia di animali dalla morte, e da probabili incidenti.  Soprattutto quest’anno si dovrebbe farne a meno dato il brutto periodo che stiamo attraversando. Di vittime ne abbiamo viste abbastanza.  Rispetto, almeno rispetto.”

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