Aidr- Michele Leone, Digital Media Specialist e socio Aidr parla di Spid+eIDAS = pura Eutopia!

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Michele Leone, Digital Media Specialist e socio Aidr parla di Spid+eIDAS = pura Eutopia!

Con SPID si vola in Europa con eIDAS, oppure Quando lo SPID ti salva  il colloquio in UK grazie ad eIDAS, Digitali per forza, anche a 80  anni con SPID ed eIDAS, altrimenti nessuna pensione oppure l’Amore ai  tempi di eIDAS, questi sono solo alcuni dei titoli degli articoli  pubblicati su giornali nazionali e riviste di settore che attraverso  un dettagliato storytelling, illustravano il lavoro compiuto da un  piccolo team di professionisti della PA presso l’Agenzia per l’Italia  Digitale (AGID) a favore della interoperabilità dei sistemi di  identità digitale. Questo ambizioso e visionario progetto europeo  porta il nome di  “FICEP – First Italian Crossborder eIDAS Proxy”.
Da qualche anno, con SPID, quindi comodamente dal tuo smartphone, puoi  accedere ai siti delle varie Pubblica Amministrazione europee, come ad  esempio il sito internet dell’Agenzia delle Entrate svedese,  il sito  internet del Sistema Pensionistico greco o di una università nelle  Isole Baleari. Infatti con il proprio Username e Password di SPID,  questa modalità di accesso alle varie pubbliche amministrazioni  europee, sono diventate sempre più semplici, proseguendo sul sentiero  delle nuove riforme del processo di digitalizzazione delle PA già da  tempo inserito nella “Amministrazione digitale e riforma Madia” ai  sensi del DPCM 24/10/2014.
Quando parliamo deI Progetto FICEP ci riferiamo ad “un nodo”, un  connettore (amichevolmente soprannominato un “coso” dai miei colleghi  ingegneri informatici!) che unisce, collega SPID ad un sito internet  europeo, riconoscendo e autenticando i dati anagrafici dell’ utente e  permettendo l’accesso ai servizi online, dall’ accesso ai siti web di  uffici complessi come ad esempio quelli dal Catasto, al registro di  previdenza sociale;  dalla modulistica da compilare per frequentare un  Master in una università, fino all’iscrizione al concorso pubblico per  abilitarsi alla professione di “Abogado” presso il Ministerio de  Justicia spagnolo.
Per facilitarne l’utilizzo, capirne e applicarne le sue potenzialità,  ma soprattutto in un’ ottica di supporto ad informazioni o risoluzione  di dubbi è disponibile un servizio di HelpDesk per utenti, cittadini e  funzionari della Pubblica Amministrazione centrale e locale. Inoltre,  viene offerto un utile supporto informatico 24/7 in forza del  principio del “Digital First”, pure questo già inserito nel quadro  normativo del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) e  successivamente modificato e integrato anche dai primi atti normativi  del Governo Draghi. È proprio in questa direzione che si segnala  l’adozione del D.L. 1° marzo 2021, n. 22 che interviene e accentua le  funzioni del Governo in materia di innovazione tecnologica e  transizione digitale.
Con sempre un rinnovato entusiasmo e grande piacere, Noi del “nodo  eIDAS italiano” riceviamo di frequente email di ringraziamento da  cittadini italiani ed europei e utenti di varie PA, ma di recente, una  è degna di nota perché ricevuta da un mittente particolare: un  funzionario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM)  che ringrazia per il servizio pubblico e per l’efficiente combinazione  dei servizi digitali  SPID+eIDAS . Ricevere questo autorevole feedback  è stato davvero fonte di soddisfazione per il lavoro che compiamo ogni  giorno, ma lo è stato soprattutto per noi europeisti convinti perché  pensavamo che fosse pura “EUtopia”, come direbbero i miei colleghi  soci della Associazione “Eutopian”, invece a poco a poco, è diventata  realtà. 
Sono servizi come questi, progetti che toccano la vita e la  quotidianità di tutti noi, che risolvono problemi, che snelliscono  processi e che rendono più semplice la navigazione nei meandri della  nuova era della Digitalizzazione by default. Il mantra  #ilfuturoèsolodigitale in tempi di Smart Working, di lavoro da remoto  e di sistematiche call conference è la via maestra da percorrere, ma  servono questi progetti “connettori” come il nodo eIDAS italiano per  rendere più vicini i palazzi della Pubblica Amministrazione alla casa  dei cittadini anch’essi sempre più “digitali”, e con programmi sempre  più inclusivi e condotti da innovatori di idee, che molto spesso sono  davvero dei “rivoluzionari” come tutti i miei amici e soci dell’ AIDR  Italian Digital Revolution.