Si è celebrata ieri la solennità della Beata Vergine Maria Addolorata a Carife.
Nel corso della mattinata, la banda musicale “Città di Pannarano” ha sfilato per le strade del paese suonando vari brani.
La Santa Messa è iniziata intorno alle 18:35, preceduta dal Santo Rosario, ed è stata celebrata davanti alla Chiesa dell’Addolorata. Il rito solenne è stato celebrato da don Gaetano Famiglietti e concelebrato dal parroco di Carife don Cornel Dascalu. I due sacerdoti, durante lo svolgimento della Santa Messa, sono stati aiutati dai ministranti.
La Celebrazione Eucaristica è iniziata con il Saluto liturgico, per poi proseguire con il Kyrie e l’Orazione Colletta. Dopo il primo momento, il rito solenne è proseguito con la Prima Lettura, il Salmo Responsoriale, la Seconda Lettura e la Sequenza.
Dopodiché è stato letto dal parroco don Cornel Dascalu il brano tratto dal Vangelo secondo Giovanni (Cap. 19, versetti 25-27). In seguito, c’è stata l’omelia di don Gaetano Famiglietti. Nel momento iniziale della sua riflessione, il neo-sacerdote si è concentrato sul fatto che la solennità della Beata Vergine Maria Addolorata viene subito dopo l’Esaltazione della Santa Croce. Essa è una sorta di approfondimento della ricorrenza celebrata il giorno precedente, ma anche un insegnamento e un modo di vivere completamente la Croce, in quanto essa si pone come il compimento dell’opera tutta di Gesù, ma anche di Dio, che è amore, ama fino alla fine, quindi, prima si fa Carne e poi accetta anche il dolore, diventando causa di salvezza per tutti. Per cui, la Croce è la salvezza che trova le radici e fiorisce nella terra e i primi a stare sotto di essa sono Maria ed altre persone. Gesù, poco prima della sua crocifissione, le affida un discepolo, che non ha nome. Questo aspetto non è casuale, perché tutti sono identificati in lui, in quanto ad ogni persona è affidato un compito, ovvero quello di essere figli, madri o padri per i propri fratelli. La riflessione è, poi, proseguita con il fatto che Gesù e Maria si manifestano nella vita degli individui in ogni piccolo gesto. Per cui, le persone sono chiamate a stare sotto la Croce, perché solo stando lì questo “albero radicato” possa portare salvezza e una sorta di “nuova Pasqua” per loro e per i propri prossimi.
Dopo l’omelia di don Gaetano Famiglietti, la Santa Messa è proseguita con la lettura delle Preghiere dei fedeli da parte di alcuni ministranti e con i suoi restanti momenti che hanno portato al momento finale.
Prima della benedizione all’assemblea, ci sono stati i ringraziamenti di don Cornel Dascalu a don Gaetano Famiglietti, per essere venuto a presiedere la Celebrazione Eucaristica e per aver ricordato che sotto la Croce c’è il discepolo che Egli amava, ovvero tutti. Al Comitato Festa della Beata Vergine Maria Addolorata, composto da Angelina Lodise e Giannina Di Lorenzo, per il lavoro di organizzazione fatto nelle scorse settimane insieme allo stesso Dascalu, che ha auspicato in futuro una presenza più ampia di organizzatori. E ai membri dell’Amministrazione comunale presenti, ma, anche in questo caso, il sacerdote ha chiesto una partecipazione agli eventi pubblici di più membri, oltre al Sindaco Antonio Manzi, al Vicesindaco Ermanno Salvatore e al Consigliere comunale Vincenzo Sallicandro, apparsi tra i più assidui nelle partecipazioni alle varie manifestazioni.
Dopodiché, c’è stata la benedizione all’assemblea di don Gaetano Famiglietti, a conclusione della Santa Messa.
In seguito, è iniziata la Processione, in cui i momenti di preghiera si sono alternati ai brani eseguiti dalla banda musicale “Città di Pannarano”. Il percorso ha interessato le seguenti strade di Carife: Via Addolorata, Via Sant’Anna, Via Aldo Moro, Largo Mons. V. Salvatore, Via Croce, Via Roma, Via Modena e Via Casette Asismiche.
Al termine di questo secondo momento solenne, c’è stato lo spettacolo pirotecnico e il rientro della statua della Beata Vergine Maria Addolorata nella Chiesa a lei intitolata.
La serata di festa è poi proseguita con il concerto degli Alma Blue a Via Manzoni. La band ha eseguito diversi grandi classici della musica italiana e non solo, tra cui, si citano, “Strada facendo” di Claudio Baglioni, “E la luna bussò” e “Dedicato” di Loredana Bertè, “A me me piace ‘o blues” e “Yes I Know My Way” di Pino Daniele, “America” di Gianna Nannini, “Il mio canto libero” di Lucio Battisti e “Can’t Take My Eyes Off You” di Gloria Gaynor.
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