Grottaminarda, la Fratta va recuperata e i cittadini devono fare la loro parte

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Ci sono zone da salvaguardare, da queste parti, per le quali non è stato fatto ancora abbastanza. Dal Macchio alla fontana del Pennino, il Molinello che scorreva tra due sponde di verde intenso e brillante, fino ad arrivare a quello che è rimasto del ponte della Palombara. Appena fuori città.

Soltanto da pochi giorni, dopo un accordo tra amministrazione Cobino, attraverso la consigliera comunale Marisa Graziano, ed il settore Forestazione della Provincia, si è cominciato a lavorare lungo il sentiero del parco Molinello.

Un intervento di risanamento ambientale, insomma. E, speriamo, che il sindaco Angelo Corbino, possa trovare il tempo di intitolare il parco al pittore Amar Cheriet, pittore algerino recentemente scomparso, figlio adottivo di Grottaminarda, che attraverso i suoi quadri rappresentava la bellezza e la malinconia del centro storico grottese, la Fratta, che, a dire il vero, non viene trattata bene particolarmente dai suoi cittadini. O, sicuramente, una piccola parte di essi.

Lo scorso fine settimana, infatti, sono stati trovati rifiuti, in una stradina della Fratta, che dimostravano l’incuria in cui versa. L’amministrazione comunale, ovviamente, è intervenuta per rimuoverli. Ed ha disposto l’esame di tutto il materiale ritrovato in modo che, in collaborazione con la Polizia municipale, possa risalire ai trasgressori ed identificare la provenienza.

Giancarlo Vitale