L’IRPINO DELL’ANNO: RADICI ED ECCELLENZE di Nicola Prebenna

4416
Si è svolta presso Relais Imperatrice, in località Tre Torri nel comune di Flumeri, la cerimonia di consegna del premio l’Irpino dell’Anno. Il riconoscimento è tributato a personalità irpine di spicco che si sono segnalate per i contributi significativi nei settori più diversi dell’universo cultura. Il premio, promosso e organizzato dall’emittente televisiva Canale58, ottimamente interpretato dalla famiglia Bruno, è un appuntamento annuale che da un lato intende esprimere il riconoscimento per gli irpini che hanno ottenuto risultati eccellenti nei diversi ambiti in cui la loro intelligenza si è esercitata, dall’altro intende promuovere e incoraggiare personalità giovani che si sono già manifestate come dotate di grandi qualità, che in futuro potranno ulteriormente migliorare e conseguire risultati più significativi. Il premio, insomma, vuole coniugare omaggio agli irpini che nella storia hanno avuto un ruolo straordinario che travalica i limiti della provincia e che li pone come punti di riferimento, nei rispettivi ambiti, della cultura nazionale e non solo. Non poteva mancare il richiamo documentato e ben orchestrato alla presentazione di due illustri campioni d’Irpinia, di cui si è celebrato quest’anno il bicentenario della nascita, Pasquale Stanislao Mancini, giurista, accademico e parlamentare dell’Italia unita, di cui è stato ministro degli esteri in delicati momenti della vita del nuovo stato unitario, e Francesco De Sanctis, padre della critica letteraria italiana, patriota e ministro dell’Istruzione della nuova Italia. Questi due grandi figli della terra d’Irpinia sono dei modelli a cui guardare non solo da parte dei comprovinciali ma da parte di ogni italiano, dall’Alpi alla Sicilia. Dopo l’omaggio ai grandi del passato, la conduttrice della serata e madrina della manifestazione, la dr.ssa Rosaria Bruno, con la collaborazione dello staff di redazione di Canale58, ha dato inizio alla premiazione degli irpini che si sono distinti nel recente passato e sono tuttora operativi per importanti successi conseguiti nei settori più diversi. Il primo ad essere chiamato a salire sul palco è stato il prof. Ugo Piscopo: si tratta di uno studioso di rara profondità, di grande cultura, di notevole acume, che ha prodotto moltissime opere. Esse spaziano dalla critica letteraria, alla narrativa, alla poesia, al teatro, alla saggistica, alla critica d’arte, oltre all’intensa attività giornalistica che dura fino ai nostri giorni. L’impegno culturale di Piscopo è perfettamente in linea con la vocazione ad essere intellettuale organico alla verità ed alla ricerca spassionata e spregiudicata. Altra personalità premiata è stata quella di Giovanni Solimine, che ha svolto un ruolo molto attivo nella promozione della lettura, occupandosi di biblioteche come veicolo essenziale per promuovere il progresso di un paese che passa attraverso la diffusione del libro ed il potenziamento della lettura. Il terzo riconoscimento è andato al professore Donato Matassino, la cui attività di ricerca si è appuntata sulla tutela del germoplasma animale e vegetale autoctono (specialmente antico) in via di estinzione, e sull’individuazione di percorsi innovativi per la “gestione intelligente” di un bioterritorio associata alla problematica della biosostenibilità  globale . Tra mostri sacri del sapere e della ricerca non ha sfigurato la giovane Viviana De Santis che, ancorché giovanissima, si è segnalata per la sua vivida intelligenza che le ha consentito di vincere le olimpiadi nazionali di filosofia e di partecipare a quelle europee in Lituania, conseguendo menzione d’onore fra 89 candidati rappresentanti 43 nazioni del mondo. E’ studentessa alla Georgetown University, Edmund Walsh School of Foreign Service, Washington-USA, DC -Bachelor of Science in Foreign Service; Major: International Political Economy. Molto opportunamente, gli organizzatori del premio hanno voluto con lungimiranza dare il segnale che occorre non solo riconoscere le eccellenze che si sono già espresse, ma occorre incoraggiare e spingere affinché quelle, che si manifestano in giovane età, possano conseguire traguardi sempre più prestigiosi e costituire un esempio a cui ispirarsi, per i giovani della nostra terra, a cui il futuro non deve far paura ma deve indurre coraggio e determinazione. Hanno concluso la cerimonia di premiazione, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Presidente Ciriaco De Mita, del presidente della provincia e sindaco di Ariano dr. Domenico Gambacorta, del prefetto di Avellino, il direttore di Canale58, Gianni Raviele e la organizzatrice del premio, Rosaria Bruno. Anche questa edizione 2017 ha pienamente soddisfatto le attese e l’appuntamento è al prossimo anno.