Sturno, domenica 24 febbraio la compagnia “Attori in corso” porta in scena la commedia “Na Santarella”

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Domenica 24 febbraio, ore 18.00, presso l’Auditorium comunale di Sturno, continua  la rassegna “Un teatro per tutti”

La compagnia “Attori in corso” porta in scena la commedia “Na Santarella”.

La compagnia amatoriale “Attori in corso” nasce da un’idea di Paola Prestopino, Gianpiero Mustone, Gianna Petriello e Marco Capone, dopo aver rappresentato per gioco una scenetta di Romeo e Giulietta in versione comica. Appassionati di teatro, soprattutto quello comico, ma non attori professionisti, sono  alla loro terza commedia, dopo “Le tre pecore viziose” sempre di Eduardo Scarpetta e  “ La Gatta Cenerentola” di Roberto De simone.

La compagnia è composta da:

Paola  Prestopino regista, Gianna Petriello attrice e consulente musicale, Gianpiero Mustone attore e scenografo, Marco Capone attore e consulente teatrale, Lina Colantuoni attrice, Lucia Egidio attrice, Vincenzo Formato attore e consulente teatrale, Alessandro Fusco attore e musicista, Valeria Grasso attrice, Pasqualino Iarrobino attore, Mara Salvatore attrice, Milva Iorizzo attrice e sarta, Pina Polisena attrice, Elio Rocco attore, Salvatore Santangelo attore

 “Na Santarella” è una commedia in tre atti di Edoardo Scarpetta, la storia è imperniata sulla doppia personalità di alcune persone, come appunto Felice Sciosciammocca, organista del convento delle Rondinelle di giorno, e autore di operette di notte, e di Nannina, alunna del convento diligente ed ubbidiente tanto da essere soprannominata” santarella”, ma che non esita, al momento opportuno a diventare un vero diavoletto.

Siamo  nel convento delle Rondinelle, dove don Felice suona l’organo  e insegna musica alle educande, ma è anche autore di operette tra le quali “La figlia dell’imperatore”, che scrive all’insaputa di tutti con lo pseudonimo di Arturo Maletti. Il suo segreto però viene scoperto da Nannina, detta “santarella” per la sua apparente innocenza e ingenuità.

Lo zio di Nannina, decide di  farle sposare il tenete Eugenio Porretti ; tale decisione viene taciuta alla ragazza, che  deve partire subito per Roma accompagnata da don Felice. Nannina, approfitta della situazione e convince Felice a portarla al teatro del fondo a vedere “La figlia dell’imperatore”  della quale  conosce a memoria tutta la partitura e che verrà rappresentata quella stessa sera.

Cesira, prima donna dell’operetta, gelosa di Nannina che crede essere l’amante di Felice, abbandona le scene, venendo rimpiazzata all’insaputa di Felice,dalla stessa Nannina  che per l’occasione ha detto di chiamarsi Flora. Il tenente Eugenio Porretti, presente alla rappresentazione, ignaro che Flora sia la sua promessa sposa, se ne innamora perdutamente.