Fiori d’inverno: un regalo per le feste! di Nicola Prebenna

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Meraviglioso, seducente il mondo dell’arte per quello che genera e scatena nella mente e negli affetti degli artisti e degli appassionati. E’ anche una realtà che spesso nasconde dei limiti e debolezze umane, in cui spesso fa capolino e s’insedia il particolarismo, la corsa in solitario, la vocazione all’isolazionismo. Per dirla in breve, l’universo del mondo dell’arte, della poesia è una realtà spesso monadica, di tante isole pur fascinose che non si strutturano in arcipelago. Allora ben vengano le iniziative che provano a condividere e mettere in comune sforzi, tentativi, realizzazioni ispirati al variegato mondo della scrittura. Tale è la pubblicazione, per i tipi di Delta3Edizioni, del volume Fiori d’inverno, a cura di Giuliana Caputo. Il merito fondamentale dell’opera è quello di avere coinvolto diverse personalità della cultura, provinciale e non, che hanno condiviso il progetto, partecipando con loro scritti, con l’obiettivo di dare prova di impegno comune e di offrire al pubblico una occasione, si spera, di positivo confronto. Si tratta di racconti, prose, poesie, di ispirazione varia che hanno la modesta pretesa di essere un bouquet di fiori d’inverno che si vuole proporre ai lettori. Diverse le sensibilità, diversi i temi su cui le autrici, gli autori hanno centrato le loro realizzazioni. Il ricorso alla parola, al racconto che ci allontana, sia pure per poco, dal contatto con la realtà triste e dolorosa dell’epidemia, è un potente antidoto alla solitudine, alla sofferenza, alla tristezza. E’ quello che aveva suggerito al Boccaccio la fuga dalla città di Firenze, funestata dalla peste, della lieta brigata che aveva inteso, novellando, di aspettare che la tempesta passasse. Rimanendo con i piedi per terra, salutiamo con piacere questo tentativo di unire le forze, confidando nell’attenzione del pubblico e ringraziando, per l’impegno profuso, oltre naturalmente le autrici e gli autori, la prof.ssa Giuliana Caputo, ideatrice e regista dell’operazione. Che si effonda il profumo anche dei fiori d’inverno!