Grottaminarda- Il fiume Ufita chiede aiuto

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 Grottaminarda- Il fiume Ufita chiede aiuto

Era quasi arrivato alla verità.  L’amore per la sua terra, la valle dell’Ufita, lo aveva portato a conclusioni che ci avrebbe, sicuramente, rivelato. Ma la sua scomparsa prematura ha fatto dimenticare tutto. Quella di Anselmo La Manna, è stata una battaglia che, però,  non deve considerarsi persa.E tantomeno conclusa. Il fiume Ufita,  oggetto delle sue ultime inchinieste, intanto, chiede ancora che qualcuno intervenga. Per salvarlo. Anche perché,  alle autorità giudiziarie, era stato consegnato tutto il necessario materiale che certificava l’inquinamento del fiume. E, più spesso, lungo una parte del percorso fluviale erano andati i carabinieri, quelli della tutela ambientale. Ma,tuttora, siamo in attesa di una risposta. La situazione dei fiumi irpini non è la migliore: quello che scorre lungo valle Ufita peggiora di giorno in giorno. Tra il disinteresse delle istituzioni che, in questo caso, mettono on atto la tecnica dello scaricabarile: i sindaci dei Comuni confinanti, sono quattro o cinque, molte volte hanno detto che:” Non è di mia competenza “. Ma, per restare al fiume Ufita, ancora lo scorso anno c’è stata l’ennesima moria di pesci, dovuti a scarichi illegali e velenosi. Non solo: anche acque putride e schiumose, oltre alle alghe che, stranamente, affiorano. Quello che il Comitato per la tutela ambientale ha sempre messi in evidenza è la presenza di reflui industriali e di tetracloetilene.

Giancarlo Vitale