Sturno: presentato il libro “Nel nome del padre”

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Si è svolta ieri, presso la Sala Consiliare del Comune di Sturno, la presentazione del libro “Nel nome del padre”, scritto dal Prof. Antonio De Feo, docente di Storia e Filosofia presso il Liceo Scientifico Sportivo “E. Fermi” di Sturno. Prima dell’inizio dell’evento, l’autore ha osservato che il suo libro è, in realtà, un saggio filosofico-pedagogico, nato dall’idea di voler capire la figura del padre, che lui ha perso quando aveva cinque anni. “Nel nome del padre” è stato scritto dal 2020 al 2022 ed è stato pubblicato a fine febbraio di quest’anno. Il Prof. Antonio De Feo ha, altresì, aggiunto che molti problemi della società hanno, spesso, origine dalla figura del padre, che è cambiata radicalmente nel corso degli anni. Mentre la figura della madre ha una natura originaria, quella del padre richiede un processo di razionalizzazione. L’autore del libro si è anche reso conto di essere un genitore che ha bisogno di perfezionarsi, tramite il dialogo e l’ascolto con e verso le sue figlie, in quanto queste due caratteristiche hanno una natura di “dare e avere”.

Il dibattito di presentazione del libro “Nel nome del padre” è iniziato con i saluti e i ringraziamenti ai presenti dell’Assessore alla Cultura Mariafranca Siconolfi. Dopodiché è stata concessa la parola al Sindaco Vito Di Leo, il quale, ha anch’egli salutato e ringraziato i presenti per la partecipazione, oltre che i soggetti intervenuti nel dibattito. Un primo ringraziamento del primo cittadino di Sturno è andato proprio all’autore, perché “presentare un libro in una piccola comunità non è semplice, ma c’è comunque una buona partecipazione a queste tipologie di incontri”. Il Sindaco, ha, altresì, sottolineato l’importanza di avere una scuola sportiva in un comune e come lo sport sia tenuto in forte considerazione a Sturno, basti pensare al recente 2° posto ottenuto dall’A.S. Dilettantistica Olimpia Tennis nella speciale classifica nazionale “Grand Prix – Trofeo Scuola Tennis Club School 2022” ed anche allo svolgimento estivo in ogni anno dello “Sturno Sport Festival”, manifestazione in cui sono presenti atleti affermati in diversi sport.

Dopo l’intervento del Sindaco Di Leo, la parola è stata concessa alla Prof.ssa Daniela Caggiano, Responsabile del plesso scolastico Liceo Scientifico Sportivo “E. Fermi”, la quale ha detto che nel suo percorso lavorativo ha incontrato diversi docenti, con cui ha condiviso anche delle compresenze durante le lezioni. Il Prof. De Feo, a suo dire, è molto coinvolgente nello svolgimento della sua attività di insegnante. La Prof.ssa Caggiano ha, inoltre, invitato i presenti a leggere il libro “Nel nome del padre”, in quanto l’autore ha utilizzato un linguaggio coinvolgente e attuale.

Al termine dell’intervento della docente sopra menzionata, la parola è passata al Prof. Franco Di Cecilia, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Frigento, il quale ha affermato che “il Liceo Scientifico Sportivo di Sturno è stato un dono. Oggi vedere la sua frequenza massiccia è motivo di orgoglio”. Anche il massimo rappresentante dell’Istituto sopra citato ha ringraziato il Prof. Antonio De Feo per il suo spirito coinvolgente, in quanto egli si pone come divulgatore di un tema non facile da trattare, come quello della paternità. “Egli coniuga, nel suo libro, due aspetti distanti, come la filosofia e la spiritualità. In ambito cristiano, la figura del padre viene spesso giganteggiata, perché il padre è Dio, che si è fatto Verbo e Carne tramite Gesù”. Il Prof. Di Cecilia, nel suo intervento, ha fatto anche riferimento alla parabola del “figliuol prodigo”, perché in quest’ultima si coniugano “l’essere e l’avere” della figura paterna, autoritaria ed autorevole al tempo stesso. Si passa da un “padre padrone” a un “pater familias”. Il massimo rappresentante dell’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Frigento ha anche invitato chi non lo avesse mai fatto a vedere il film “La vita è bella” di Roberto Benigni, in quanto lì emerge la figura paterna nel suo senso più amorevole, perché egli protegge il figlio dalle crudeltà poste in essere nei confronti delle persone di origine ebrea, facendogli credere di partecipare a un gioco. L’intervento del Prof. Di Cecilia si è concluso con la citazione di George Herbert, secondo cui “Un padre è meglio di cento insegnanti”.

Dopodiché la parola è stata concessa all’autore del libro “Nel nome del padre”, il Prof. Antonio De Feo, che ha sottolineato l’importanza di lavorare per costruire il bene comune. Il docente ha, poi, ringraziato il massimo rappresentante dell’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Frigento per aver colto gli aspetti più importanti tra quelli trattati nel suo libro. Il ringraziamento dell’autore è andato anche alla moglie, presente nella Sala Consiliare, per dargli la forza e le motivazioni di poter scrivere delle pubblicazioni. Il Prof. Antonio De Feo ha invitato i presenti a farsi frequentemente delle domande su quali sono i propri desideri più profondi. Si studia per ricercare la felicità e non solo per le normali verifiche o interrogazioni. “Quando si parla del padre lo si fa anche del figlio, perché tutti siamo figli e ci troviamo in questa condizione naturale. L’attuale crisi è un’opportunità, perché dalla complessità si riparte. Il padre nasce 200.000 anni fa. L’uomo si è reso conto che non doveva solo andare a girare, ma doveva anche avere una dimora”. Dopo queste parole del docente, è intervenuto, seduto dalla parte del pubblico, Federico Barbieri, autore, insieme a Paola Pepino, del libro “Letture per un anno”, il quale ha affermato che “l’uomo, 200.000 anni fa, era comunque nomade ed è diventato maggiormente stanziale nei tempi un po’ più recenti”. Ha ripreso la parola il Prof. De Feo, il quale ha ricordato che “l’uomo ha inventato il tempo, suddividendolo in passato, presente e futuro. Nel mito c’è sempre la figura del padre, perché essa era poco capita e si cercava di interpretarla tramite il racconto. Anche le religioni, nel corso del tempo, hanno visto la figura di Dio come un padre”. Il docente ha concluso il suo intervento, affermando che “tra padre e figlio non ci può mai essere sottomissione e che il figlio vive grazie al padre”. Ha poi ripreso la parola il Sindaco Di Leo, che si è complimentato con l’autore del libro e ha rimarcato che quest’ultimo non se ne andrà da Sturno. Al termine del dibattito, sono state soddisfatte due curiosità riguardanti la figura di Ulisse, che nell’Odissea era padre di Telemaco e figlio di Laerte, in piena sintonia con quanto affermato nell’intervento, e quella di Dio.

 

 

 

 

 

 

 

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