Nel panorama poetico irpino, ma non solo, parte rilevante è quella di Assunta Sànzari Panza. Svolge la professione di docente. Ha pubblicato testi poetici in riviste e in diversi siti letterari. È membro della giuria del Premio Internazionale Prata.
“Lux (nova et vetera)” è la sua ultima raccolta di poesie pubblicata nel marzo 2022.
Nella prefazione di Gualberto Alvino si legge:”Una poesia oggettuale, materica, costantemente sul crinale tra arte quale artificio e vita marchiata a fuoco sulla carne viva. Non un verso, non una parola, non un fonema risulta estraneo al vissuto, benché sapientemente costruito, si direbbe fabbricato pietra su pietra, a partire dal lessico seletto. Chi ha avuto il privilegio di conoscere la persona di Sànzari Panza sa bene che il suo modo di lavorare è altrettanto originale che stupefacente: come in preda a trance, traduce rapidissimamente in parola quel che nella mente è già perfettamente compiuto in termini di forma statica o cinetica, quasi si trattasse non già di creazioni proprie, ma di altrui suggestioni; dopodiché ha inizio la lunga, travagliata fase rielaborativa, durante la quale nulla si salva dal rigore correttorio”.
Sottolinea l’autrice:”Questo libro nasce dall’esigenza di esplorare nuovi territori espressivi. Il titolo della silloge rievoca la luce, intesta come desiderio, brama di conoscenza, uscita dal tunnel, ossia da ogni dolore esistenziale. La mia poesia è sempre immagine in movimento, governata da un ritmo spezzato e reso imprevedibile da quello che chiamo sfondamento del verso”.