Grottaminarda- Un progetto di 5 milioni e mezzo di euro per la Fratta

207

Grottaminarda- Un progetto di 5 milioni e mezzo di euro per la Fratta

Salviamo la Fratta. Il centro antico della cittadina ufitana, risalente a quasi mille anni fa e ormai dimenticato. Gli eventi naturali, i terremoti, l’ultimo quarantuno anni fa, ma anche la mano e la distrazione delle varie amministrazioni comunali che sono entrate a palazzo Portoghesi, hanno fatto il resto. Di tanto in tanto la Fratta che, insieme al Macchio,forse  è il luogo dei ricordi dei grottesi, torna a galla per una storia che sembra non finire mai. Stavolta a far pulsare il cuore, almeno quello che è rimasto, del centro storico di Grottaminarda, è un progetto presentato alla Regione Campania, per un finanziamento di  poco più di cinque milioni e mezzo di euro, in merito al bando emanato da palazzo S.Lucia sui programmi di rigenerazione urbana. Il progetto si è proposto, mentre lo studio è stato approvato dalla giunta comunale in una riunione della scorsa fine di settembre. Il risanamento del patrimonio edilizio residenziale della Fratta, quindi, è un modo per sottolineare come, secondo l’amministrazione Cobino,” possano coesistere la tradizione storica e culturale di questo luogo, di particolare valore, in cui la città medievale antica è ancora riconoscibile, e l’edilizia post terremoto del 1980″. Anche se per molti, soprattutto per gli addetti ai lavori, questo potrebbe sembrare un pugno nell’occhio. Per l’amministrazione comunale, come è scritto nella delibera di approvazione, bisogna ripensare ad una nuova vivibilità da concepire in stretta relazione con il post sisma”. Sopratutto adesso che, proprio da queste parti, arriveranno i fondi del Pnrr( 31 milioni,ndr), e bisogna cogliere l’occasione. Cobino si propone di ricostruire “in stile piazzetta S.Giovanni”, dove è stata recuperata anche la torre di guardia, risalente al 12esimo secolo. Il progetto è quello della realizzazione di un nuovo complesso di edifici di edilizia residenziale che dovrà ospitare dodici famiglie. È prevista l’apertura di spazi pubblici, perché poi diventino luoghi di socializzazione,incontro e scambio, aree verdi e percorsi pedonali. La grandezza degli appartamenti dovrebbe essere improntata alla massima versatilità, per garantirne l’accessibilità con l’abbattimento delle barriere architettoniche con l’aggiunta di un elevato efficientemente energetico. L’intera opera sarà inserita nel PTOP 2021-23 , nel DUP e nell’elenco annuale 2021. Nel bilancio pluriennale è previsto stanziamento di eventuali oneri gestionali.

Giancarlo Vitale