Antonio Bianco:“Breve storia del brigantaggio tra Puglia, Molise e Campania (1860-1864)”

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Antonio Bianco:“Breve storia del brigantaggio tra Puglia, Molise e Campania (1860-1864)”

Il nuovo libro del giornalista baselicese Antonio Bianco, studioso del fenomeno del Brigantaggio post unitario, soprattutto nella Valfortore.
Nel triangolo di terra compreso tra Molise, Puglia e Campania si consumò uno dei più sanguinosi scontri tra le truppe del nuovo Stato unitario e i cosiddetti briganti, che difendevano il vecchio regno di Francesco II.
Su queste montagne, disseminate di boschi, i rivoltosi («reazionari» per i vincitori) avevano stabilito il loro quartier generale. Da queste alture partivano le incursioni per occupare militarmente i paesi del comprensorio e ristabilire il vecchio ordine borbonico.
Qui operavano bande di almeno 400 uomini a cavallo, come quella di Francesco Saverio Basile, alias Pilorusso, o quella del famigerato Michele Caruso di Torremaggiore (Fg), nominato “colonnello” dallo stesso re Borbone.
Uno scontro violento che portò anche a fatti di sangue inenarrabili e che vengono raccontanti nel libro. Gli anni presi in considerazione in questa indagine storica sono quelli che vanno dal 1860 al 1864, perché sono quelli in cui il fenomeno del brigantaggio ebbe la sua massima diffusione nell’area presa in esame.